SIT ha registrato ricavi consolidati dei primi nove mesi 2023 pari a 242,1 milioni, con un decremento del 16,6% rispetto allo stesso periodo 2022.
Le vendite della Divisione Heating & Ventilation si sono attestate a 176,1 milioni (-25%) mentre quella della Divisione Metering sono state pari a 64 milioni (+24,4%), di cui vendite Smart Gas Metering per 44,5 milioni (+34,7%) e Water Metering per 19,5 milioni (+5,9%).
L’EBITDA adjusted si è fissato a 21,9 milioni, in diminuzione del 38,4%, dinamica che, come spiega una nota, “ha risentito dell’effetto volumi soprattutto nella divisione Heating & Ventilation solo parzialmente compensato dalla divisione Metering e dalle azioni di efficientamento e contenimento dei costi”.
Il risultato operativo adjusted al netto degli oneri non ricorrenti e della svalutazione di attività (EBIT adjusted) è stato pari a 1,2 milioni (0,5% dei ricavi) contro 15,4 milioni (5,3% dei ricavi) dei primi nove mesi 2022.
La svalutazione dell’avviamento pari a 17 milioni, già riportata in sede di bilancio semestrale, è stata effettuata alla luce del trend e degli scenari previsti nell’utilizzo degli apparecchi a gas nel riscaldamento domestico conseguenti alla transizione energetica.
L’EBIT di gruppo ha risentito in particolare della svalutazione derivante dall’impairment test e passa da 6,5 milioni dei primi nove mesi 2022 a -20,2 milioni dei primi nove mesi 2023.
Gli oneri finanziari netti dei primi nove mesi 2023 ammontano a 5,2 milioni contro proventi finanziari netti pari a 6,5 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Nei primi nove mesi del 2022 l’ammontare era influenzato dalla variazione di fair value derivante dal
valore di mercato dei Warrant che ha determinato un provento finanziario per 8,7 milioni.
Gli oneri finanziari netti adjusted, al netto pertanto delle citate componenti non ricorrenti, nei primi nove mesi del 2023 ammontano a 5,2 milioni, rispetto a 2,2 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente.
Le imposte di periodo sono positive per 5,5 milioni e riflettono lo stanziamento di imposte anticipate derivanti dalle perdite fiscali recuperabili maturate in capo ad alcune società estere.
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 19,4 milioni contro un utile di 10,5 milioni dello stesso periodo del 2022.
Il risultato netto adjusted, al netto degli effetti non ricorrenti e delle svalutazioni di attività sopra descritti, è stato pari a 0,9 milioni (0,4% dei ricavi) contro 8,2 milioni (2,8%) dello stesso periodo dell’esercizio 2022.
Sul fronte patrimoniale, al 30 settembre 2023 l’indebitamento finanziario netto era pari a 159 milioni contro 130,5 milioni del 31 dicembre 2022 e 138,7 milioni al 30 settembre 2022.
Riguardo l’evoluzione prevedibile della gestione, la società conferma quanto riportato in occasione dei risultati finanziari del primo semestre 2023. Relativamente alle attese per il FY2023, lo Smart Gas Metering “manterrà una crescita a doppia cifra (20% ≈ 25%) mentre il Water Metering è previsto in crescita tra il 10% ed il 15%.
“Alla luce delle tendenze di mercato in ambito Heating (quali la regolamentazione incerta, la cancellazione degli incentivi, gli impatti dell’inflazione e dei tassi alti sulla capacità di spesa delle famiglie) e della conseguente saturazione dei magazzini che rende il destocking più lungo del previsto”, la società ritiene che “la divisione Heating & Ventilation registrerà una riduzione rispetto all’anno precedente tra il 25% ed il 30%”.
A livello consolidato, l’andamento delle vendite nell’anno rispetto all’anno precedente è atteso in calo tra il 18% ed il 21%.
L’EBITDA adjusted al 31.12.2023 è atteso tra il 9 e il 10%. L’indebitamento finanziario netto è previsto in linea con quanto riportato nel primo semestre 2023, pari circa 150 milioni.
Federico de’ Stefani, presidente e AD di SIT, ha commentato: “Il terzo trimestre 2023 conferma gli andamenti fondamentali dei settori in cui siamo presenti. Nei primi 9 mesi dell’anno è risultata particolarmente vigorosa la performance della divisione Metering, che ha segnato una crescita sull’anno precedente vicina al 25%. Questo grazie al buon posizionamento del gruppo nel mercato italiano, ai nuovi progetti di sviluppo della divisione Smart Gas Metering ed alla buona trimestrale del Water Metering”.
“Al fine di migliorare i livelli di redditività, il gruppo sta implementando le proprie strategie di contenimento costi, in buona parte strutturali. Prevediamo in questo senso risultati a partire dal 2024, ma possiamo già osservare dei parziali miglioramenti dati dalle azioni finora attivate. Rientra in questo programma l’avvio della procedura negoziale per il ridimensionamento della nostra struttura produttiva in Olanda. Sul fronte R&D, infine, stiamo lavorando su diversi progetti anche internazionali, che consentiranno al gruppo di entrare nei segmenti non ancora presidiati, tra i quali le pompe di calore”.