Nei primi nove mesi del 2023 i ricavi del gruppo Aquafil sono stati pari a 442,2 milioni, rispetto ai 529,9 milioni del pari periodo 2022, registrando una diminuzione su base annua rispettivamente del 16,5%.
Andamento riconducibile sia alla riduzione delle quantità vendute che alla riduzione dei prezzi di vendita per l’allineamento degli stessi ai minori prezzi della materia prima e degli altri fattori di costo, principalmente energia e trasporti.
L’EBITDA si attesta a 37 milioni, in diminuzione del 49,5% rispetto al pari periodo 2022 con un margine che passa dal 13,8% al 8,4%. La riduzione evidenziata è da ricondurre all’effetto stock in seguito all’alto costo unitario delle materie prime a magazzino creatosi nel corso del 2022 per circa 20 milioni, oltre che alle minori quantità vendute.
L’EBIT cambia segno e passa in negativo per 4,4 milioni, dal surplus di 32,4 milioni dei 9M22. La variazione è da ascriversi alla variazione negativa dell’EBITDA.
Al 30 settembre 2023, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo risulta è pari a 262,8 milioni, rispetto a 247,9 milioni del 31 dicembre 2022. Il rapporto PFN su EBITDA LTM si è attestato pari a 4,69 rispetto al valore di 2,69 del 31 dicembre 2022.
Il risultato netto è stato negativo per 17,1 milioni rispetto a un utile pari ad 26,1 milioni nei 9M 2022.
Dal lato patrimoniale, al 30 settembre 2023 la posizione finanziaria netta del Gruppo risulta pari a 262,8 milioni, in aumento rispetto a 247,9 milioni del 31 dicembre 2022.
Nel corso delle attività di efficientamento industriale in EMEA, la società Aquafil UK ha avviato l’iter per la cessazione delle proprie attività produttive che saranno riassorbite da altre società europee del Gruppo, con il conseguente licenziamento collettivo dei 35 dipendenti che porterà a regime un risparmio annuo di circa 1 milione.
Si segnala infine che la società, il prossimo 21 novembre, presenterà le aspettative per il prossimo biennio.