Al 30 settembre 2023 i proventi operativi si sono attestati a 419,7 milioni, in crescita su base annua del 19,7%.
L’andamento è attribuibile principalmente alla crescita del margine di interesse per 70,3 milioni (+36,7%) e delle commissioni nette a 148,4 milioni (+1,1%) parzialmente compensati dalla riduzione del risultato netto delle attività e passività finanziarie (-27,4% a 6,9 milioni) e degli altri proventi ed oneri di gestione (-9,6% a 1,8 milioni).
L’aggregato degli oneri operativi si attesta a circa 227,0 milioni, in aumento del 14% a/a sostanzialmente in relazione all’acquisizione dei rami d’azienda dal Gruppo BPER.
Il risultato della gestione operativa sale del 27,2% a 192,7 milioni.
Il risultato corrente al netto delle imposte è pari 94,9 milioni, in aumento del 46,7% a/a.
La gestione non ricorrente è positiva per 130,8 milioni (vs negativo per circa 0,7 milioni nel 2022).
L’utile netto del periodo di competenza della capogruppo si attesta a 225,7 milioni, vs 64 milioni dello stesso periodo del precedente esercizio.
Il totale delle masse della clientela amministrate al 30 settembre 2023 è risultato di circa 33,9 miliardi, in aumento rispetto al saldo di fine esercizio 2022 (+14,0%). Tale variazione risente dell’effetto positivo dell’acquisizione dei rami d’azienda dal Gruppo BPER.
La raccolta diretta ammonta a 14,6 miliardi, in aumento del 15,7% rispetto al 31 dicembre 2022, mentre la raccolta indiretta ha registrato un saldo di 19,3 miliardi (+12,7%).
Il valore complessivo degli impieghi verso clientela si attesta a circa 11,9 miliardi, in
aumento del 3,4% rispetto al saldo di fine esercizio 2022 e includono i crediti rivenienti dall’acquisizione dei rami d’azienda dal Gruppo BPER.
Stabile incidenza dei crediti deteriorati: NPL ratio lordo al 3,4% (3,3% a YE 2022) e netto al 1,9%.
I livello di coverage sui crediti deteriorati è pari al 44,7% e sui crediti in bonis allo 0,86%
(coverage sui crediti deteriorati al netto delle garanzie pubbliche pari al 48,7%).
Al 30 settembre 2023 il coefficiente patrimoniale Common Equity Tier1 ratio, costituito dal Capitale primario di classe 1 (CET1) rapportato alle Attività di rischio ponderate, è risultato pari al 12,1% (11,0% al 31 dicembre 2022).
Il Tier1 ratio, costituito dal totale Capitale di classe 1 (T1) rapportato alle Attività di rischio ponderate, è risultato pari al 13,0% (11,8% al 31 dicembre 2022), mentre il Total Capital ratio, costituito dal totale Fondi Propri rapportato alle Attività di rischio ponderate, è risultato pari al 14,8% (12,9% al 31 dicembre 2022).
Gli indicatori di liquidità evidenziano un LCR puntuale al 243,27% (ex 152,43% al YE 2022) e un NSFR al 129,07% (ex 128,40%).
Il Cda ha deliberato di destinare a riserva non distribuibile un importo pari a 2,5 volte l’imposta straordinaria sull’incremento del margine di interesse.