Impiantistica (flat) – Sul segmento italiano si distingue Leonardo con un+3,7%

 

La scorsa settimana il Ftse Italia Ingegneria e Impiantistica ha riportato una performance stabile rispetto al +2,4% del corrispondente europeo e al -0,6% del Ftse Mib.

Le borse europee hanno chiuso in calo, mentre Wall Street stava procedendo positiva, con l’attenzione rivolta in particolare alle banche centrali. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito a 179 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,57%.

Tra le Large Cap Leonardo ha terminato le contrattazioni a +3,7% e Prysmian a -2,7%.

Nei primi nove mesi 2023 Leonardo ha conseguito ricavi per 10,3 miliardi, in crescita su base annua del 4,8% sul dato Rettificato (9.802 mln), in quasi tutti i settori di business, incluso Aerostrutture, che beneficia della ripresa delle consegne del B-787. Di particolare rilievo l’apporto della componente Europea dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza.

Leonardo si pone come protagonista nel progetto “Quattro assi di forza” del Comune di Genova, concentrato sul potenziamento della mobilità urbana. L’iniziativa prevede l’implementazione di bus e tram elettrici, corsie riservate e parcheggi d’interscambio in quattro diverse aree cittadine, con un investimento totale di 471 milioni, di cui 173 provenienti dal PNRR.

Prysmian ha archiviato i primi nove mesi del 2023 con ricavi in crescita organica dell’1,5% a 11,8 miliardi.

Tra le Mid Cap, Danieli & C ha segnato un +0,4%, Salcef un -0,4%, Webuild un -3,3% e Fincantieri un -4,8%.

Nei primi nove mesi del 2023 Webuild ha registrato 22 miliardi di progetti acquisiti, inclusi 4,1 miliardi di progetti per cui il Gruppo risulta migliore offerente.

Infine, tra le Small, Trevi ha registrato un -3,7%.