Partenza positiva per le borse europee in un contesto di attesa per i dati sull’inflazione Usa e l’incontro tra Joe Biden e Xi Jinping.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 28.700 punti, bene come Dax di Francoforte (+0,3%), Cac 40 di Parigi (+0,4%), Ibex35 di Madrid (+0,5%) e Ftse 100 di Londra (+0,6%).
Lo sguardo degli investitori è già focalizzato sull’indice statunitense dei prezzi al consumo, in uscita domani, che dovrebbe evidenziare per ottobre un rallentamento dell’inflazione al +3,3% su base annua rispetto al +3,7% del mese precedente.
Nel frattempo, stanno emergendo ulteriori segnali di distensioni nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina in vista del vertice di mercoledì tra Biden e Xi Jinping, con Pechino che starebbe valutando anche la possibilità di riprendere gli acquisti di aerei Boeing. Acquisti che erano stati sospesi dal 2017 a causa delle crescenti tensioni tra Usa e Cina.
Dall’agenda macroeconomica giapponese, i prezzi alla produzione di ottobre sono calati dello 0,4% m/m a fronte della stabilità stimata dal consensus dopo il -0,2% (rivisto da -0,3%) di settembre. Anno su anno la variazione è stata del +0,8%, in rallentamento più delle attese (stima +0,9%) dal precedente +2,2% (rivisto da +2%).
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,069 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 151,8. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1%) a 80,6 dollari e il Wti (-1,1%) a 76,4 dollari al barile.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio i bancari con Banco Bpm (+4,5%), MPS (+4,5%) su cui Fitch ha migliorato il rating di 2 notch a “BB” e confermato outlook stabile, Bper (+3,9%) e Azimut (+1,9%). Arretrano invece Terna e Snam (-0,7%), CNH (-0,6%) e Inwit (-0,5%).