Wall Street archivia l’unica giornata negativa nelle ultime settimane e termina con una netta accelerazione su tutti gli indici che chiudono sui massimi intraday e senza un particolare catalizzatore.
Il bilancio finale registra in sequenza crescente Russell 2000 in progresso dell’1,1%, Dow Jones del 1,2%, S&P500 del 1,6% e Nasdaq del 2%. L’indice delle small caps interrompe una discesa di quattro sedute consecutive.
Nella settimana scorsa, il Dow Jones si è apprezzato dello 0,7%, lo S&P500 del 1,3% ed il Nasdaq del 2,4%. Nell’ultima seduta Nvidia ha guadagnato il tre per cento, Meta il 2,6% e Microsoft il 2,5%.
VIX in ribasso dell’otto per cento a 14,2 punti.
Sul mercato obbligazionario lieve rialzo dei rendimenti sulla scadenza decennale (Tbond) di due punti base fino al 4,65%.
Giornata negativa per molto materie prime, ad eccezione del petrolio che trova una seduta di rimbalzo (+2%) risalendo al di sopra dei 77 dollari al barile. Rame in calo invece dell’uno e mezzo per cento.
Metalli preziosi di nuovo molto deboli con l’oro che cede quasi un punto e mezzo percentuale, l’argento oltre il due mezzo, il platino il due ed il palladio di nuovo il quattro.
Sul mercato valutario, il dollaro oscilla in una forchetta molto stretta terminando con un lieve calo rispetto alla moneta unica a 1,0685 mentre si rafforza sullo yen giapponese fino a 151,5, oltre a stabilire l’ennesimo record sulla lira turca a 28,55.
