Nei primi nove mesi del 2023 i Ricavi del Gruppo A2A sono risultati pari a 10.952 milioni, in contrazione del 35% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (16.854 mln). La variazione è riconducibile per circa l’80% al calo dei prezzi energetici e per il restante ai minori volumi venduti ed intermediati sui mercati all’ingrosso, solo parzialmente compensato dalle maggiori quantità vendute nel settore retail.
Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 1.354 milioni, in aumento del 19% rispetto
ai primi nove mesi del 2022 (1.136 mln). Al netto delle partite non ricorrenti (+7 milioni nel 2023, +16 milioni nel 2022), il Margine Operativo Lordo Ordinario è risultato pari a 1.347 milioni in aumento del 20%, +227 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2022 (1.120 mln) grazie alle ottime performance della Business Unit Generazione & Trading e della Business Unit Mercato che ha segnato nell’anno una notevole ripresa dopo l’eccezionale calo dell’anno precedente.
Il Risultato Operativo Netto si attesta a 682 milioni, in crescita del 24%, +131 milioni rispetto al 2022 (551 mln).
L’Utile Netto Ordinario di pertinenza del Gruppo risulta pari a 402 milioni, in aumento del 26% rispetto ai 9M22 (319 mln al 30 settembre 2022).
L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo risulta pari a 425 milioni, in contrazione dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (461 mln), considerando le poste seguenti straordinarie: 23 milioni nel 2023 relativi all’effetto dell’affrancamento dei maggiori valori fiscali di parte dell’avviamento delle società rinnovabili; 142 milioni nel 2022 relativi alla plusvalenza, al netto della tassazione, sulla cessione di alcuni asset (vendita immobili e ATEM gas ritenuti non strategici).
Gli Investimenti del periodo sono stati pari a 796 milioni e hanno riguardato per quasi il 60% interventi di sviluppo finalizzati al miglioramento della qualità e al potenziamento
delle reti di distribuzione elettricità a supporto di una progressiva elettrificazione dei consumi, alla crescita degli impianti eolici e fotovoltaici, allo sviluppo degli impianti di generazione contribuendo all’adeguatezza e alla sicurezza della rete elettrica nazionale, al recupero di energia e materia, al potenziamento delle reti idriche e fognarie, allo sviluppo degli impianti di depurazione e alla digitalizzazione del Gruppo.
Le operazioni di M&A sono state pari a 26 milioni, principalmente relative all’acquisizione della maggioranza in VGE05, società che svilupperà un impianto fotovoltaico in Friuli-Venezia Giulia con una capacità installata di 59MW e all’acquisto da parte di A2A Rinnovabili del 100% di Juwi Development 12 e di Juwi Development 13, società che hanno ottenuto le autorizzazioni per la costruzione e l’esercizio di due impianti solari in Veneto.
A fine maggio 2023, inoltre, il ramo d’azienda di ASVT relativo al Servizio Idrico Integrato è stato ceduto ad Acque Bresciane per un corrispettivo incassato pari a 38 milioni.
L’impatto complessivo di tali variazioni di perimetro risulta positivo per 12 milioni.
La Posizione Finanziaria Netta al 30 settembre 2023 risulta pari a 4.469 milioni (4.258 mln a fine 2022). Escludendo le variazioni di perimetro intervenute nell’arco del periodo in esame, pari a -12 milioni, la PFN si attesta a 4.481 milioni, dopo investimenti e pagamento di dividendi per 283 milioni, registrando un assorbimento di cassa netto pari a 223
milioni.
Infine, è stata rivista al rialzo la guidance FY23. Il Gruppo traguarderà per il 2023 un Ebitda compreso tra 1,88 e 1,92 miliardi e un Utile Netto Ordinario di Gruppo, tra 550 e 570 milioni sulla base dei significativi risultati dei primi nove mesi e delle migliori performance rispetto alle attese delle Business Unit Generazione & Trading e Mercato.