I primi nove mesi del 2023 sono stati caratterizzati dalla continua e decisa crescita del traffico aereo toccando i valori massimi mai raggiunti in Italia. Rispetto al 2019, anno record per l’aviazione italiana, si è registrato, in termini di unità di servizio di rotta, un incremento del 4,0%.
Il traffico di rotta, espresso in unità di servizio, ha mostrato una crescita dell’11% nei 9M23, rispetto allo stesso periodo del 2022. Il traffico aereo nazionale (arrivo e partenza su aeroporti italiani) è in calo del 2,6% rispetto al 2022, avendo già recuperato il livello dei volumi pre–pandemici lo scorso anno, mentre le unità di servizio del traffico internazionale (arrivo o partenza da uno scalo estero) sono cresciute del 17,1%. La componente di sorvolo (aerei che attraversano lo spazio aereo italiano senza scalo) è invece aumentata del 12,7%.
Il traffico di terminale nei nove mesi del 2023 è cresciuto del 10,7%, in termini di unità di
servizio, rispetto al corrispondente periodo del 2022. L’aumento dei volumi di traffico è stato generalizzato su tutto il territorio italiano.
I ricavi da attività operativa si attestano a 756,7 milioni, in aumento del 7,2%.
I ricavi totali consolidati ammontano a 740,2 milioni, in aumento del 3,6% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, sui quali incide negativamente la componente di balance per 44,6 milioni principalmente per il recupero dei balance iscritti nel combined period 2020–2021, effetto negativo in parte compensato dall’iscrizione del balance inflazione che riflette l’incremento di tale componente rispetto alla previsione da Piano di Performance.
I ricavi da mercato non regolamentato raggiungono i 26,6 milioni, in linea con i 9M22, principalmente per le attività svolte in favore della Qatar Civil Aviation Authority, per la fornitura delle licenze del sistema Aeronautical Information Management (AIM) al Service Provider indiano e per le attività di ammodernamento e di installazione dei sistemi svolte negli aeroporti libici, oltre ai controlli degli impianti di radioassistenza installati presso gli aeroporti in Croazia e in Qatar.
L’EBITDA consolidato ammonta a 220 milioni, in linea rispetto allo stesso periodo del 2022 con un EBITDA margin al 29,7%.
L’EBIT consolidato si attesta a 131,7 milioni con il relativo margine al 17,8%.
Per gli effetti sopra richiamati e per l’aumento degli oneri finanziari, principalmente per i
maggiori interessi passivi sull’indebitamento bancario a tasso variabile che ha risentito
dell’incremento dei tassi di interesse soprattutto nel periodo di riferimento, il Gruppo ENAV
chiude i 9M23 con un utile netto consolidato pari a 86,3 milioni in diminuzione, rispetto allo stesso periodo del 2022, di circa 5,5 milioni.
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2023 presenta un saldo di 329,9 milioni in miglioramento di 77,9 milioni rispetto al dato di fine 2022. Il minor indebitamento finanziario netto è dovuto principalmente all’effetto della dinamica degli incassi e pagamenti connessi all’operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa positivo, strettamente correlato alla ripresa delle attività del trasporto aereo con conseguenti maggiori incassi dal core business della Capogruppo.
In considerazione dei volumi di traffico gestiti nei primi nove mesi dell’anno e di quelli attesi
nell’ultimo trimestre, che supportano le buone performance del Gruppo, la società conferma l’outlook 2023 già noto al mercato.
L’Ad Pasqualino Monti ha commentato: “L’andamento positivo dei primi nove mesi del 2023 conferma che la domanda di traffico aereo sui cieli italiani è davvero forte. Stiamo assistendo ad una progressione interessante e ci aspettiamo di chiudere l’anno in linea
con le previsioni positive rilasciate da Eurocontrol. La Società sta proseguendo con gli investimenti per modernizzare l’infrastruttura spazio aereo, garantendo i consueti livelli di sicurezza e qualità del servizio. Anche durante la stagione estiva, il periodo più intenso per i volumi di traffico, abbiamo garantito ottime performance. Oltre allo sviluppo dei progetti legati al core business, l’espansione e la diversificazione sul mercato non regolamentato restano un elemento centrale nella strategia industriale del Gruppo”.