Attesa partenza incerta per le principali borse europee nel giorno dell’inflazione statunitense.
Chiusura ieri poco mossa a Wall Street con il Nasdaq a -0,2%, lo S&P500 a -0,1% e il Dow Jones a +0,2%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +0,4%, Shanghai viaggia a +0,3% mentre Hong Kong cede lo 0,2%.
Gli operatori mantengono lo sguardo focalizzato sull’indice statunitense dei prezzi al consumo, in uscita oggi pomeriggio, che dovrebbe evidenziare per ottobre un rallentamento dell’inflazione al +3,3% su base annua rispetto al +3,7% del mese precedente.
Sono attesi nuovi spunti anche dagli interventi del vicepresidente della Federal Reserve Philip Jefferson e del presidente della Fed di Chicago Austan Goolsbee.
Occhi nel contempo sull’incontro previsto per domani tra presidente cinese Xi Jinping e l’omologo statunitense Joe Biden a margine del vertice sulla cooperazione economica Asia-Pacifico a San Francisco, nella speranza che si allentino le tensioni tra le due potenze.
Resta infine l’attenzione sui negoziati a Washington per evitare un shutdown del governo americano alla fine di questa settimana.
Dall’agenda macro, occhi stamane in Germania sull’indice ZEW di novembre, in Eurozona su indice ZEW e PIL 3Q 2023 (seconda lettura preliminare).
Intanto, a settembre nel Regno Unito il numero delle richieste di disoccupazione è aumentato di 17.800 unità, a fronte dell’aumento di 9mila unità di settembre (rivisto da +20.400 unità). Il tasso di richieste di disoccupazione, espresso come percentuale della forza lavoro totale, è stabile rispetto al mese precedente al 4,0%.
Tornando a Piazza Affari, da monitorare ERG che ha pubblicato i conti. In giornata il Cda sui risultati di A2A.