Mercati – Europa accelera nel pomeriggio con Milano +1,5%

Le borse europee accelerano nel pomeriggio con l’andamento tonico di Wall Street in scia ai dati positivi sull’inflazione statunitense.

A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,5% a 29.359 punti, in denaro come Dax di Francoforte (+1,8%), Ibex35 di Madrid (+1,8%) e Cac 40 di Parigi (+1,6%). Più cauto il Ftse 100 di Londra (+0,3%). Oltreoceano, il Nasdaq sale del 2,3%, lo S&P500 del 2% e il Dow Jones dell’1,5%.

A ottobre l’indice dei prezzi al consumo Usa ha rallentato più delle attese a 0,0% m/m rispetto al +0,1% del consensus e dopo il +0,4% di settembre. Anno su anno la variazione è stata del +3,2% al di sotto del +3,3% stimato e del +3,7% della lettura precedente.

Il core rate, depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, ha evidenziato un aumento dello 0,2% m/m, al di sotto del +0,3% di settembre e del consensus. Su base annua il dato ha registrato un +4% che si confronta con il +4,1% stimato e della lettura precedente.

Dati che rafforzano l’aspettativa che la Federal Reserve allenterà la politica monetaria il prossimo anno.

Sono attese maggiori indicazioni dai prossimi interventi di alcuni funzionari della Fed che potrebbero esprimersi sui passi futuri della banca centrale, in particolare sulle prospettive riguardanti i tagli al costo del denaro.

Sempre in tema banche centrali, il capo economista della Banca d’Inghilterra Huw Pill ha affermato che i tassi di interesse nel Regno Unito dovranno rimanere in territorio “restrittivo” per contenere il rischio di un’inflazione persistente.

Sul fronte asiatico, secondo rumours, la Cina stima, nell’ambito delle iniziative a sostegno del mercato immobiliare, di erogare almeno 1 trilione di yuan (137 miliardi di dollari) di finanziamenti a basso costo per la ristrutturazione dei villaggi urbani della nazione e per rendere gli alloggi economicamente più accessibili.

Dall’agenda macro del Vecchio Continente, la seconda stima preliminare per il Pil dell’Eurozona del 3Q 2023 indica un flessione dello 0,1% su base trimestrale, in linea al consensus e alla prima lettura. Il dato su base annua ha registrato un +0,1%, anch’esso in linea alle attese e al dato precedente.

Sempre a livello di Eurozona, a novembre, l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica è salito a 13,8 punti rispetto ai 2,3 punti di ottobre.

In Germania, invece, l’analogo indice ZEW sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi migliora a novembre a 9,8 punti (consensus 5 punti) dai -1,1 punti registrati a ottobre.

Sul forex, l’euro/dollaro balza a 1,084 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen crolla a 150,8. Tra le materie prime, il petrolio torna a salire con il Brent (+1,4%) a 83,7 dollari e il Wti (+1,5%) a 79,5 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 180 punti (-3 bp), con il rendimento del decennale italiano al 4,41%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta ERG (+6,6%) che ha diffuso la trimestrale, seguita da Diasorin (+6,5%) e MPS (+5,6%), mentre scivolano in coda Leonardo (-1,8%), Unipol (-1,2%) e Saipem (-1%).