Le borse europee proseguono in prevalenza positive a metà seduta mentre i future di Wall Street viaggiano sopra la parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 29.009 punti, sopra la parità come Cac 40 di Parigi (+0,1%), Dax di Francoforte (+0,3%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,4%), in flessione invece il Ftse 100 di Londra (-0,4%).
L’attenzione degli operatori è focalizzata sull’indice statunitense dei prezzi al consumo, in uscita oggi pomeriggio, che dovrebbe evidenziare per ottobre un rallentamento dell’inflazione al +3,3% su base annua rispetto al +3,7% del mese precedente.
Sono attesi nuovi spunti anche dagli interventi del vicepresidente della Federal Reserve, Philip Jefferson, e del presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee.
Occhi nel contempo sull’incontro previsto per domani tra il presidente cinese Xi Jinping e l’omologo statunitense Joe Biden a margine del vertice sulla cooperazione economica Asia-Pacifico a San Francisco, nella speranza che si allentino le tensioni tra le due potenze.
Resta infine l’attenzione sui negoziati a Washington per evitare un shutdown del governo americano alla fine di questa settimana.
Dall’agenda macro, la seconda stima preliminare per il Pil dell’Eurozona del 3Q 2023 indica un flessione dello 0,1% su base trimestrale, in linea al consensus e alla prima lettura. Il dato su base annua ha registrato un +0,1%, anch’esso in linea alle attese e al dato precedente.
Sempre a livello di Eurozona, a novembre, l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica è salito a 13,8 punti rispetto ai 2,3 punti di ottobre.
In Germania, invece, l’analogo indice ZEW sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi migliora a novembre a 9,8 punti (consensus 5 punti) dai -1,1 punti registrati a ottobre.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,072 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen si mantiene a 151,7. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,2%) a 82,7 dollari e il Wti (+0,1%) a 78,3 dollari al barile.
Tornando a Piazza Affari, guida MPS (+4,1%), seguita da Bper (+2,8%) e dalle utility ERG (+2,5%) e A2A (+2%) che hanno diffuso la trimestrale. Arretrano soprattutto CNH (-2%) e Tenaris (-1,1%).