Fine Foods & Pharmaceuticals ha chiuso il periodo gennaio – settembre 2023 con ricavi aumentati del 21,5% a 185,7 milioni.
Dalla ripartizione per Business Unit emerge che la Food ha registrato un fatturato di 111,5 milioni, con una crescita del 29,2%.
La divisione Pharma riconferma il notevole aumento del fatturato contribuendo per 50,8 milioni, in aumento del 26,9%.
La Business Unit Cosmetica ha apportato ricavi per 23,4 milioni, in calo dai 26,5 milioni dell’analogo periodo del 2022, per effetto anche della dismissione di alcune linee di
business non più ritenute strategiche dal management e della ristrutturazione in via di completamento delle operation.
L’EBITDA, che nei nove mesi 2023 coincide con il dato adjusted, si è attestato a 18,3 milioni (+51,2%; +45,2% vs 9M22 adjusted di 12,6 milioni), con un margine del 9,8% (7,9% nei 9M22; 8,2% nei 9M22 adjusted).
L’incremento della redditività “è ascrivibile alla buona performance delle BU Food e Pharma, che trainano il business di Gruppo, la cui marginalità si attesta complessivamente all’11,4%”, spiega la società.
“Il miglioramento della marginalità deriva principalmente dalla riduzione dell’impatto sul fatturato dei costi del personale e dell’energia, nonché dal migliore assorbimento di costi fissi sui ricavi. Il costo dell’energia risulta essere tuttavia ancora percentualmente più elevato rispetto al costo storico; tale incidenza viene stimata in quasi 1,7 punti percentuali sui ricavi, pari a circa 1,5 milioni che porterebbe l’EBITDA a 19,8 milioni, con una marginalità del 10,7%”.
L’EBIT, che come l’EBITDA beneficia del miglioramento della marginalità delle principali
voci di costo dei primi nove mesi, è stato pari a 2,2 milioni, in incremento rispetto a 1 milione dell’analogo periodo del 2022. A livello adjusted il dato si è fissato a 6,6 milioni rispetto al precedente 1,4 milioni.
Anche l’EBIT dei nove mesi 2023 è stato influenzato dai citati effetti dell’energia, al netto dei quali sarebbe stato pari a 3,6 milioni e l’EBIT adjusted si sarebbe attestato a 8 milioni.
Il risultato ante imposte è stato pari a 0,5 milioni rispetto a -11,6 milioni del 30 settembre 2022, risultato quasi totalmente ascrivibile alla svalutazione effettuata sull’avviamento di Pharmatek, fusa per incorporazione in Euro Cosmetic nonché all’aumento degli oneri finanziari.
Il combinato effetto di tali variazioni negative e dello stanziamento di imposte correnti da parte della capogruppo Fine Foods per 2,3 milioni, ha portato a una perdita di 1,8 milioni (–11,9 milioni nei 9M22).
Il risultato netto adjusted, depurato della svalutazione effettuata sull’avviamento, è stato pari a 2,6 milioni (–11,6 milioni nei 9M22).
Il risultato di entrambi i periodi è stato influenzato anche dalle variazioni di fair value delle attività finanziarie. Il portafoglio titoli è stato pressoché integralmente dismesso (permane unicamente iscritto un titolo del valore di circa 98mila euro) e quindi i proventi iscritti nel conto economico risultano essere conseguiti a titolo definitivo.
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è stato pari a 53,6 milioni, in aumento di 10 milioni rispetto al 31 dicembre 2022 ma in miglioramento di 4,2 milioni rispetto al 30 giugno 2023 (57,8 milioni).
Una dinamica dovuta “prevalentemente all’aumento del capitale circolante netto commerciale (12,2 milioni), alla variazione dei CAPEX netti effettuati nel periodo (circa 11,8 milioni) e ai dividendi distribuiti nel primo semestre 2023 (2,5 milioni), fenomeni solo parzialmente compensati dall’effetto positivo del risultato al netto di ammortamenti e svalutazioni (14,4 milioni) e da altre variazioni minori per circa 2 milioni”.
Seppur in un contesto internazionale complesso, il Gruppo conferma che “continuerà a sviluppare il business lungo le tre direttrici principali – Food, Pharma e Cosmetica – attraverso il potenziamento dell’attività in capo a tutte le funzioni aziendali. Fine Foods rimane attenta, inoltre, a cogliere eventuali opportunità di crescita anche per linee esterne”.
“A conferma di quanto evidenziato nella relazione semestrale, la marginalità del terzo trimestre è migliorata rispetto al trimestre precedente. A fronte di questo e confortati dai risultati conseguiti nel periodo successivo alla data del 30 settembre 2023, il management è ragionevolmente certo di proseguire con il trend di miglioramento della marginalità, soprattutto relativamente alle BU Food e Pharma, malgrado la penalizzazione derivante dalla BU Cosmetica a causa delle attività di riorganizzazione”.
Il Gruppo crede “in un futuro equo e sostenibile e opera nell’ottica della creazione di valore a lungo termine a beneficio degli stakeholder, contribuendo allo sviluppo e al benessere delle comunità in cui è inserita”.
Giorgio Ferraris, AD di Fine Foods & Pharmaceuticals, commenta: “Il terzo trimestre 2023 ha visto il consolidamento della formidabile crescita organica dei ricavi, che aveva contraddistinto la prima parte dell’anno. Seppure i risultati del 2023 vengano confrontati con il 2022, anno fortemente impattato dalla crisi energetica e della supply chain, siamo molto orgogliosi del forte recupero di marginalità, risultato di un’organizzazione sempre più solida e affidabile”.
“Nella seconda metà del 2023 stiamo vedendo anche i primi segnali positivi nella BU Cosmetica, nonostante la significativa riorganizzazione, sia delle Operation, che del portfolio clienti e prodotti, tuttora in corso. Gli ordini del gruppo confermati ad oggi ci permettono un outlook ottimistico per la chiusura dell’esercizio, che riteniamo si possa estendere ai primi mesi del 2024”.