IRCE – Ricavi a 311,3 mln (-15%) e utile a 6,6 mln (+31,3%) nei 9M23

Il fatturato consolidato dei primi nove mesi del 2023 è stato di 311,3 milioni, in calo del 15% rispetto ai 366,4 milioni del periodo analogo nel 2022, riduzione dovuta ai minori volumi venduti e al calo del prezzo del rame (LME quotazione media in euro primi nove mesi 2023 -6,8% su stesso periodo 2022).

Nei primi nove mesi abbiamo assistito ad una domanda di mercato debole in entrambe le linee di business. Nel settore dei conduttori per avvolgimento persiste il calo dei volumi confermato anche nel terzo trimestre. Nel settore dei cavi registriamo una riduzione delle quantità vendute rispetto ai nove mesi 2022, ma si evidenzia un recupero negli ultimi mesi grazie all’acquisizione di alcune importanti commesse pubbliche nel settore delle infrastrutture.

L’Ebitda si attesta a 15,6 milioni (+26,8% rispetto ai 9M22) e l’Ebit a 10,5 milioni (+72,3% rispetto ai 9M22). Entrambi i margini hanno beneficiato oltre che dei minori costi di produzione anche dell’apporto dei recenti investimenti in impianti e macchinari ad alta efficienza.

I primi nove mesi del 2023 del Gruppo IRCE si chiude con un utile di 6,6 milioni, in crescita del 31,3% rispetto a 5 milioni del pari periodo dell’esercizio precedente.

La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2023 cifra in 45,3 milioni, in diminuzione rispetto a 60,1 milioni del 31 dicembre 2022, grazie alla cassa generata dalla gestione operativa ed alla riduzione del capitale circolante.

Gli investimenti del Gruppo nei nove mesi del 2023 sono stati pari a 9,1 milioni e hanno riguardato principalmente la capogruppo IRCE e sono relativi al settore conduttori per avvolgimento.

La congiuntura economica delle principali economie rende incerta e di difficile previsione la ripresa della domanda di mercato. In particolare, l’Europa, principale mercato di riferimento di IRCE, sta risentendo in modo più importante del rallentamento in atto. Nel settore dei conduttori per avvolgimento, i volumi di vendita si attestano su livelli bassi e non sono presenti segnali di miglioramento entro fine anno. Nel settore dei cavi invece, l’attuale portafoglio ordini dovrebbe consentire di finire l’anno con un importante recupero di volumi. Il gruppo prosegue la strategia di focalizzarsi su settori e prodotti a più alta specializzazione e con importante previsione di crescita, tra i quali il mondo automotive e quello della generazione e trasporto energia.

In tale contesto ed in assenza di andamenti penalizzanti della quotazione del rame la società si aspetta per fine anno un risultato in linea a quello dell’anno precedente.