Moda (+1,2%) – I risultati di IDB (-2,5%) non convincono i mercati

 

Ieri il Ftse Italia Moda ha riportato un +1,2% rispetto al +2,8% del corrispondente europeo e al +1,4% del Ftse Mib.

Gli eurolistini hanno chiuso in verde con l’andamento tonico di Wall Street in scia ai dati sull’inflazione Usa migliori delle attese. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 176 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,40%.

Tra le Large Cap Moncler ha segnato un +3,5%.

Tra le Mid Cap, Tod’s ha terminato le contrattazioni a +3,1%, Safilo Group a +2,7%, Intercos a +2,4%, Brunello Cucinelli a +2,2%, Salvatore Ferragamo a +1,6% e Ovs a +0,5%.

Salvatore Ferragamo ha reso noto che il consigliere non esecutivo e non indipendente della società Peter Woo ha rassegnato le dimissioni.

Infine, tra le Small, Geox (+3,2%) e Csp International (+1,9%) hanno sovraperformato le altre mentre Italian Design Brands (-2,5%) è stata la peggiore.

Italian Design Brands (-2,5%) ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi totali pari a 221,4 milioni, in crescita del 49,0% rispetto allo stesso periodo del 2022. Escludendo il contributo di Cubo Design, Axolight e Turri, recentemente acquisite, la crescita organica è pari al 7,3%.

I dati di Ratti (-1,5%) al 30 settembre 2023 evidenziano un fatturato pari a 64,5 milioni (+ 7,4% a/a).