Mercati – Eurolistini misti a metà seduta, con Piazza Affari a +0,3%

Le borse europee proseguono miste a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano poco sotto la parità.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 29.544 punti, positivo come il Dax di Francoforte (+0,4%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,5%) mentre flettono il Cac 40 di Parigi (-0,3%) e il Ftse 100 di Londra (-0,5%).

Torna la cautela tra gli investitori frenati dall’incertezza che i guadagni di questa settimana, alimentati dal rallentamento dell’inflazione statunitense, siano eccessivi e dal fatto che i mercati stiano anticipando troppo una Fed accomodante.

Il sentiment beneficia nel contempo dei segnali di disgelo tra Usa e Cina dopo l’incontro tra Biden e Xi Jinping. Il presidente americano ha affermato che sono stati fatti alcuni importanti progressi e che i colloqui sono stati molto costruttivi e produttivi. L’omologo di Pechino ha aggiunto che il Paese asiatico è pronto a essere un partner e amico degli Stati Uniti e che c’è molto spazio per una cooperazione bilaterale.

Tuttavia restano diversi nodi e tensioni a partire da Taiwan ai rapporti economici, minati per la Cina dalle sanzioni e dalle limitazioni Usa all’export hi-tech e per Washington dalla mancanza di parità di condizioni competitive.

Dall’agenda macroeconomica, i dati Istat indicano che a settembre la bilancia commerciale italiana ha evidenziato un surplus di 2,346 miliardi, in aumento rispetto agli 1,951 miliardi di agosto (rivisto da 2,07 miliardi).

Occhi nel pomeriggio, dagli Stati Uniti, su richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, Philadelphia Fed Business Outlook di novembre e la produzione industriale di ottobre.

Attesi anche gli interventi della presidente BCE Christine Lagarde, del vicepresidente Luis de Guindos e di alcuni rappresentanti della Federal Reserve.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,085 e il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 151,2. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,2%) a 81 dollari e il Wti (-0,04%) a 76,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende di circa 3 punti base da 176 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,38%.

Tornando a Piazza Affari, bene A2A (+2,9%), ERG (+2,2%) Leonardo (+2%) che ha avviato un’offerta secondaria di una quota minoritaria di azioni ordinarie di Leonardo DRS, ed Hera (+1,6%). Scivolano in coda invece Diasorin (-2,4%) e Saipem (-1,4%).