Destination Italia – Inizio negoziazioni POC e attuazione piano di incentivazione

Destination Italia rende noto che ieri sono state emesse le 607 obbligazioni relative al prestito obbligazionario convertibile “DESTINATION ITALIA POC 2023-2028” dal
valore nominale di 3.000 euro ciascuna, per un importo complessivo di 1.821.000 euro.

Il prezzo di emissione delle obbligazioni è pari al 100% del valore nominale e la cedola annua è pari al 7%, pagata con cadenza semestrale posticipata il 30 giugno ed il 31 dicembre di ogni anno.

Le ulteriori obbligazioni saranno offerte in sottoscrizione a “investitori qualificati” fino all’importo massimo di 3.000.000 euro entro il 30 giugno 2024.

A far data da ieri, le obbligazioni sono altresì negoziate su Euronext Growth Milan.

La società comunica, inoltre, che si è svolta la riunione del CdA per dare attuazione al piano di incentivazione denominato “Long Term Incentive Plan Destination Italia”.

In particolare, il CdA ha approvato il regolamento attuativo del piano e deliberato di procedere all’assegnazione di 4.059.109 opzioni a un’ampia platea di beneficiari tra amministratori, manager, dipendenti, collaboratori e consulenti di Destination Italia e delle altre società del gruppo.

Ciascuna delle opzioni conferisce al relativo titolare il diritto di sottoscrivere al prezzo di esercizio (pari a 0,95 euro) 1 azione, subordinatamente al trascorrere di un predeterminato periodo, che va dalla data del CdA che darà esecuzione al piano fino al terzo mese successivo alla data di approvazione da parte del board stesso del bilancio consolidato 2026
(il c.d. periodo di vesting) e alla circostanza che Destination Italia abbia raggiunto una capitalizzazione media di Borsa pari a 40.000.000 euro, calcolata alla scadenza del periodo di vesting e tenendo conto della media dei prezzi ufficiali registrata nei tre mesi successivi la data di approvazione del bilancio consolidato 2026.

Il numero di azioni effettivamente sottoscrivibili da parte dei beneficiari sarà in ogni caso parametrato alla capitalizzazione del titolo in Borsa, riconoscendo agli stessi una quota pari al 20% del valore generato. Inoltre, il 5% delle opzioni maturate potrà essere esercitato al
raggiungimento di determinati obiettivi ESG individuati dallo stesso Consiglio.

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