Le borse europee chiudono positive, mentre Wall Street procede sottotono, con l’attenzione rivolta in particolare alle banche centrali e all’agenda macroeconomica.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 28.498 punti (+0,8%), in rialzo come il Ftse 100 di Londra (+1,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,0%), il CAC 40 di Parigi (+0,9%), e il DAX di Francoforte (+0,8%).
Oltreoceano, il Nasdaq cede lo 0,2%, lo S&P 500 e il Dow Jones lo 0,1%.
Gli investitori restano intenti a trarre maggiori indicazioni sulle prossime mosse delle banche centrali e sulla traiettoria futura dei tassi d’interesse.
La presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, ha affermato che i policy maker non sono certi che l’inflazione sia sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo del 2%, mentre Susan Collins, numero uno dell’istituto di Boston, ha dichiarato che un aumento della partecipazione alla forza lavoro può allentare gli squilibri tra domanda e offerta e consentire una forte crescita che non alimenta necessariamente l’inflazione.
Lato Bce, secondo il presidente della Bundesbank Joachim Nagel non è ancora chiaro se sia stato raggiunto il picco dei tassi di interesse, aggiungendo che non ci sono prove di un eccessivo irrigidimento da parte della Banca Centrale Europea. Nagel si è detto ottimista sulla possibilità di evitare uno scenario di ‘hard landing’ per l’economia dell’Eurozona.
Dall’agenda macroeconomica odierna, a ottobre i prezzi al consumo nell’Eurozona hanno registrato un rialzo dello 0,1% su base mensile, in linea al dato preliminare e alle attese. Su base annua il dato ha evidenziato un aumento del 2,9%, anche in questo caso allineato al consensus e alla stima preliminare. L’indice Core è stato confermato al 4,2% annuo.
Nello stesso mese, le vendite al dettaglio del Regno Unito sono scese dello 0,3% su base mensile, contro le attese (+0,4%) e dopo il -1,1% di settembre. Su base annua, il dato ha segnato un calo del 2,7% (consensus -1,6%), dopo il -1,3% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,088, mentre il dollaro/yen scende a 149,8. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio dopo i ribassi dei giorni scorsi, con il Brent (+3,4%) a 80,0 dollari e il Wti (+3,3%) a 75,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 176 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,36%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Saipem (+3,1%), Diasorin (+2,8%), Amplifon (+1,9%), Leonardo (+1,9%). Arretrano in particolare Interpump Group (-2,1%), Generali Assicurazioni (-0,6%), TIM (-0,3%), Fineco (-0,2%).