Le borse europee accelerano complessivamente a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano poco sopra la parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,9% a 29.523 punti, bene come il Ftse 100 di Londra (+1,1%), il Dax di Francoforte (+1%), il Cac 40 di Parigi (+1%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,9%).
I nuovi segnali di rallentamento economico stanno alimentando le aspettative sui tagli dei tassi di interesse per il prossimo anno.
In particolare, i dati deboli sull’inflazione e sull’occupazione annunciati questa settimana negli Stati Uniti rafforzano la speranza che i cicli di inasprimento monetario da parte della Federal Reserve e di altre banche centrali siano finalmente giunti al termine.
Maggiori indicazioni sono attese dagli interventi odierni di una serie di policy maker.
Tra questi, la numero uno dell’Eurotower, Christine Lagarde, la quale, in occasione del Frankfurt European Banking Conference, ha affermato che nell’Unione Europea è necessaria “la buona volontà” per proseguire e perfezionare il progetto di un’unione dei mercati dei capitali.
Dall’agenda macroeconomica odierna, a ottobre i prezzi al consumo nell’Eurozona hanno registrato un rialzo dello 0,1% su base mensile, in linea al dato preliminare e alle attese. Su base annua il dato ha evidenziato un aumento del 2,9%, anche in questo caso allineato al consensus e alla stima preliminare.
L’indice Core, al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha registrato un incremento su base tendenziale del 4,2%, in linea con le attese e la rilevazione preliminare.
Nello stesso mese, le vendite al dettaglio del Regno Unito sono calate dello 0,3% su base mensile, contro le attese (+0,4%) e dopo il -1,1% di settembre (rivisto da -0,9%). Su base annua, il dato ha segnato un calo del 2,7% (consensus -1,6%), dopo il -1,3% del mese precedente (rivisto da -1%).
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,086 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen crolla a 149,4. Tra le materie prime, il petrolio torna in rialzo con il Brent (+1%) a 78,2 dollari e il Wti (+1%) a 73,6 dollari al barile.
Tornando a Piazza Affari, prosegue in vetta MPS (+2,6%) alla quale si allineano Amplifon e Diasorin mentre arretrano solo Generali Assicurazioni (-1,2%) dopo i conti e la conferma dei target del piano, e Interpump (-0,6%).