Le borse europee chiudono miste, mentre Wall Street procede in rialzo, con l’attenzione rivolta in particolare alle banche centrali e all’agenda macroeconomica.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 29.542 punti (+0,1%), poco mosso come il CAC 40 di Parigi (+0,2%), il DAX di Francoforte (-0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%). Chiude a +0,8% l’Ibex 35 di Madrid.
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,8%, lo S&P 500 lo 0,4%, il Dow Jones lo 0,3%.
Gli investitori restano intenti a monitorare le prossime mosse delle banche centrali, con lo sguardo rivolto in particolare ai verbali delle ultime riunioni della Fed (domani) e della Bce (giovedì). A proposito della Banca Centrale Europea, sono attese domani nuove dichiarazioni da parte della Presidente Christine Lagarde.
In Cina, la banca centrale ha aumentato il suo tasso di riferimento giornaliero per la valuta al massimo da agosto, mentre gli istituti di credito commerciali del paese hanno mantenuto invariati i tassi di prestito di riferimento.
Sul fronte macro, a ottobre il Leading Index del Conference Board statunitense è sceso dello 0,8%, rispetto al -0,7% delle attese e di settembre.
Nel Vecchio Continente, a ottobre l’indice dei prezzi alla produzione in Germania ha registrato un calo dello 0,1% su base mensile, rispetto alla variazione nulla delle attese e al -0,2% di settembre. Il dato su base annua evidenzia un calo dell’11,0% confermando le previsioni degli analisti, in recupero rispetto al -14,7% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,094, mentre il dollaro/yen scende a 149,8. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+2,7%) a 82,8 dollari e il Wti (+2,8%) a 78,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 169 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,35%, dopo l’aggiornamento di Moody’s dell’outlook sull’Italia da negativo a stabile.
Tornando a Piazza Affari, guidano Saipem (+2,4%), Amplifon (+2,4%), Moncler (+2,3%), Stellantis (+2,3%). Arretrano in particolare Generali Assicurazioni (-1,2%), Mediobanca (-0,3%), Diasorin (-0,3%), Pirelli (-0,1%).