Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:
Seduta sostanzialmente positiva per le principali piazze azionarie mondiali: il FTSE Mib segna un +0,0%, il Dax 30 un +0,5%, il Cac 40 un +0,5% e il FTSE 100 un -0,2%. Oltreoceano l’S&P 500 registra un +0,6%, il Dow Jones un +0,4%, e il Nasdaq un +1,0%.
Nella seduta odierna sono in forte calo le quotazioni del greggio dopo che l’OPEC+ ha rinviato il meeting previsto per questo week-end, con il Brent (-4,3%) a 78,9 dollari e il Wti (-4,4%) a 74,4 dollari.
L’International Energy Forum (IEF) prevede un significativo aumento del 25% del commercio globale di gas naturale liquefatto (GNL) nei prossimi cinque anni, anticipando un volume annuale di 500 milioni di tonnellate entro il 2028. Questa proiezione si inserisce nel contesto di un’impennata della domanda di GNL, considerata un fattore chiave sia per la crescita economica globale che per la sicurezza energetica.
Tra gli alti titoli del settore petrolifero, Equinor segna un -2,6%, Baker Hughes un -2,8%, Devon Energy un -2,3%, Halliburton un -2,6% e Schlumberger un -2,3%.
Un nuovo rapporto mostra che le consegne per esplorazione, lo sfruttamento e la modifica dei giacimenti e degli impianti onshore gestiti da Equinor in Norvegia hanno superato i 93 miliardi di corone norvegesi nel 2022 (quasi 8 miliardi di euro), con un aumento di circa il 13% rispetto all’anno precedente.
Tra le utilities, il Gruppo Enel ha presentato il proprio Piano Strategico 2024-2026, che si basa su tre pilastri: Redditività, flessibilità e resilienza; Efficienza ed efficacia; Sostenibilità finanziaria e ambientale.
Tra le altre Utilities, National Grid scambia sulla parità, United Utilities a +0,7%, Veolia a +0,1%, Duke Eenrgy a +0,2%, PG&E a -0,8% e Sempra Energy a -0,1%.