Ieri il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha riportato un -1,7% rispetto alla parità del corrispondente europeo e al -1,3% del Ftse Mib.
Gli eurolistini hanno chiuso deboli, mentre Wall Street procedeva in territorio negativo, con l’attenzione rivolta in particolare alle banche centrali. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito a 174 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,31%.
Tra le Large Cap Interpump Group ha terminato le contrattazioni a -2,4% e Cnh Industrial a -2,7%.
Tra le Mid Cap le migliori sono state Buzzi (+2,7%) e Cementir (+1,4%) mentre le peggiori si sono rivelate LU-VE (-4,0%) e Ferretti (-4,9%).
Luigi Rossi Luciani ed Athena FH hanno completato la procedura di accelerated bookbuilding avente ad oggetto diritti di opzione validi per la sottoscrizione di azioni ordinarie Carel Industries (-2,6%), in relazione all’aumento di capitale annunciato in data 15 e 16 novembre 2023.
Infine, tra le Small, Gefran (+4,5%) e Openjobmetis (+4,1%) hanno chiuso in cima al paniere mentre Aquafil (-3,0%) si è posizionata in fondo al medesimo.
Per l’esercizio 2023, in termini di volumi Aquafil (-3,0%) prevede una variazione negativa compresa tra il 3% e il 4% rispetto all’esercizio precedente. Nello specifico, per la linea di prodotto della pavimentazione tessile si prevede una riduzione del 2% – 4%, per la linea di prodotto destinata alle fibre per abbigliamento del 20% – 22% mentre per i Polimeri ci si attende una crescita tra il 16% – 18%, principalmente guidata dal business dell’Engineering Plastics.