Mercati – Eurolistini deboli a metà seduta, Piazza Affari a -0,2%

Le borse europee proseguono caute a metà seduta con l’attenzione che resta sulla politica monetaria e l’agenda macroeconomica, in una giornata priva del faro di Wall Street che oggi resterà chiusa per il Giorno del Ringraziamento.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% a 29.106 punti, debole come il Ftse 100 di Londra (-0,1%), mentre resistono sopra la parità l’Ibex35 di Madrid (+0,04%), il Dax di Francoforte (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,2%).

Occhi sulle nuove indicazioni che potrebbero emergere oggi pomeriggio con la pubblicazione dei verbali relativi all’ultima riunione della Bce mentre domani l’attenzione si concentrerà su un intervento della presidente Christine Lagarde.

I mercati restano nel contempo intenti a valutare quando potrebbe avvenire il primo taglio ai tassi d’interesse da parte della Federal Reserve. Il tutto sebbene, nell’ultima riunione, secondo quanto emerso dalle minute diffuse martedì sera, l’istituto non abbia fornito indicazioni su possibili riduzioni al costo del denaro e i funzionari abbiano espresso scarsa propensione ad allentare la politica monetaria in tempi brevi, soprattutto perché l’inflazione rimane ben al di sopra del loro obiettivo.

Dall’agenda macroeconomica, sono stati pubblicati una serie di dati PMI preliminari di novembre da parte di Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito.

In particolare, la stima preliminare per il mese di novembre dell’Indice PMI Manifatturiero dell’Eurozona si è attestata a 43,8 punti, al di sopra delle attese (43,5 punti) e del dato di ottobre (43,1 punti). L’indice Servizi si è espresso in 48,2 punti, in miglioramento rispetto al mese precedente (47,8 punti) e al consensus (48,1 punti).

In Germania l’indice PMI manifatturiero si è attestata a 42,3 punti, al di sopra della rilevazione finale di ottobre (40,8 punti) e della stima degli analisti (41,2 punti). Il preliminare dell’indice PMI servizi è salito a 48,7 punti dai 48,2 del mese precedente, a fronte dei 48,5 delle attese.

Oltre la Manica, il dato preliminare del PMI Manifatturiero del Regno Unito si è attestato a 46,7 punti, in aumento rispetto ai 44,8 punti di ottobre e al di sopra delle attese (45,0 punti). In aumento anche il preliminare PMI Servizi, pari a 50,5 punti, rispetto ai 49,5 punti della rilevazione precedente e delle stime degli analisti.

Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,091 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 149,3. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,9%) a 81,2 dollari e il Wti (-0,9%) a 76,4 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene a 176 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,35%.

Tornando a Piazza Affari, bene Eni e Iveco (+0,9%), seguite da Leonardo (+0,7%) e Snam (+0,6%), mentre arretrano soprattutto Prysmian (-1,7%), Diasorin (-1,4%), Banca Generali e Mediobanca (-1,1%).