Le borse europee migliorano nel pomeriggio in una seduta priva del faro di Wall Street, chiusa nel Giorno del Ringraziamento.
A Milano, il Ftse Mib vira in positivo segnando un +0,4% a 29.258 punti, in cauto rialzo come il Ftse 100 di Londra (+0,3%), l’Ibex35 di Madrid (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (+0,2%).
Resta l’attenzione sulla politica monetaria dopo la pubblicazione dei verbali relativi all’ultima riunione della Bce. Dal documento emerge che, anche se i tassi di interesse sono stati lasciati invariati, i policy maker dovrebbero essere pronti a ulteriori aumenti del costo del denaro, se necessario, sebbene questo non sia lo scenario di base.
Il governatore della banca centrale belga Pierre Wunsch ha intanto dichiarato che la Banca centrale europea non taglierà i tassi finché la crescita dei salari rimarrà elevata, mentre l’omologo tedesco Joachim Nagel ha affermato che sarebbe un errore allentare la politica monetaria troppo presto.
Dall’agenda macroeconomica, sono stati pubblicati una serie di dati PMI preliminari di novembre nel Vecchio Continente.
In particolare, il manifatturiero dell’Eurozona si è attestato a 43,8 punti, al di sopra delle attese (43,5 punti) e del dato di ottobre (43,1 punti) mentre nel Regno Unito è stato pari a 46,7 punti, in aumento oltre le attese (45 punti) dai 44,8 punti di ottobre.
In Germania, lo stesso dato si è fissato a 42,3 punti, al di sopra della rilevazione finale del mese precedente (40,8 punti) e della stima degli analisti (41,2 punti) mentre in Francia al lettura si è attestata a 42,6 punti, in calo rispetto alla rilevazione finale di ottobre (42,8 punti), a fronte dei 43,3 punti delle attese.
Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene in area 1,09 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 149,6. Tra le materie prime, scende ancora il petrolio con il Brent (-1,7%) a 80,6 dollari e il Wti (-1,8%) a 75,7 dollari al barile dopo che l’Opec+ ha deciso di spostare la riunione prevista nel fine settimana al 30 novembre, alimentando le speculazioni che il gruppo non riesca ad approvare nuovi tagli alla produzione sul 2024.
Tornando a Piazza Affari, guidano Snam e Iveco, entrambe a +1,5%, seguite da Eni (+1,4%) che ha annunciato la firma di un accordo tra Plenitude e Saipem per l’installazione presso la sede Saipem di Fano di un impianto fotovoltaico da circa 1 MWp. Arretrano invece Prysmian (-1,6%), Ferrari (-0,9%) e Campari (-0,8%).