L’indice Ftse Mib ha attualmente un andamento per così dire “gattopardesco”: tutto cambia per poi nulla cambiare. In altre parole, se a 27.000 punti circa di indice eravamo sui supporti, adesso, a 29.500 punti circa, siamo sulle resistenze. Ma la sostanza non cambia: mentre i trend di breve periodo si alternano tra ribassi e rialzi, il trend di medio e lungo periodo semplicemente non esiste o, meglio, non è facile capire quale sia.
Tuttavia, è facile capire il comportamento che lo svelerebbe: al rialzo se si manifesta la volatilità (ossia prezzi che salgono dell’ordine del +3%,+4%,+5% per più giorni consecutivi) al ribasso, come primo step, se si cominciano a rompere via via i vari supporti (il primo a 28.000 punti).
Non è dissimile l’andamento dell’indice Dax, con la differenza che almeno qui una bozza di trend l’abbiamo avuta e possiamo dunque segnare due valori che possono essere presi come riferimento per una prosecuzione rispettivamente rialzista o ribassista: sono 16.529 e 14.630 punti.
E pressoché identico al precedente è l’andamento dell’indice Euro Stoxx 50. La sola differenza sono i livelli di prezzo da tenere come riferimento, che sono rispettivamente 4491,51 per il rialzo e 3993,10 per il ribasso