Le borse europee proseguono perlopiù deboli a metà seduta in linea con l’andamento dei futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,3% a 29.355 punti, sotto la parità come il Ftse 100 di Londra (-0,2%), il Dax di Francoforte (-0,2%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%). Continua a resistere invece l’Ibex35 di Madrid (+0,3%).
Cresce l’attesa per quanto emergerà oggi pomeriggio dalla dichiarazione introduttiva della presidente Bce Christine Lagarde all’audizione ECON, davanti alla Commissione Affari economici e monetari dell’Europarlamento.
Pesa intanto sul sentiment il rallentamento della crescita dei profitti industriali della Cina che sta alimentando i timori di deflazione nella seconda economia mondiale.
Gli investitori hanno iniziato a puntare lo sguardo su una serie di dati macroeconomici chiave di questa settimana, tra cui l’inflazione dell’Eurozona, i PMI cinesi e i consumi personali statunitensi giovedì, i PMI statunitensi, europei e cinesi venerdì.
Dall’agenda odierna, in Giappone, a ottobre, il dato finale degli ordinativi di macchine utensili ha registrato un calo del 20,6% su base annua, confermando la rilevazione preliminare. Il dato finale di settembre indicava un -11,2% anno su anno.
Nel pomeriggio, attesa negli Usa la lettura dell’attività manifatturiera Fed Dallas di novembre.
Sullo sfondo restano le questioni geopolitiche dopo che lo Stato ebraico ha ricevuto la lista degli 11 ostaggi che dovrebbero essere rilasciati oggi, dopo i 17 liberati ieri, tra cui 3 thailandesi. Su questa tranche ci sono tuttavia «problemi» e Israele ha chiarito che i piani generali per Gaza non cambiano: dopo il cessate il fuoco riprenderanno “con tutta la forza per conseguire gli obiettivi della guerra”.
Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,095 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 149,2. Tra le materie prime, petrolio ancora in calo con il Brent (-1,6%) a 79,2 dollari e il Wti (-1,8%) a 74,2 dollari al barile.