I futures sull’azionario americano oscillano tra la parità e -0,1%, preannunciando un avvio poco moss a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare alla fitta agenda macro di questa settimana.
Chiusura poco mossa venerdì per i principali indici oltreoceano, con il Dow Jones e lo S&P 500 in rialzo rispettivamente dello 0,3% e dello 0,1%, mentre il Nasdaq ha chiuso a -0,1%.
Il Nasdaq e lo S&P 500 restano in corsa verso le performance mensili migliori da luglio 2022, con rialzi rispettivamente del 10,9% e dell’8,7% nel mese di novembre.
Si profila intanto una settimana ricca di appuntamenti macroeconomici negli Stati Uniti: in uscita domani la rilevazione di novembre del Conference Board sulla fiducia dei consumatori, mentre mercoledì l’attenzione verterà in particolare sulla seconda lettura del PIL Usa del terzo trimestre, previsto addirittura in miglioramento rispetto alla prima stima (+4,9%) al +5,0% annualizzato.
Giovedì, oltre al dato settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione, lo sguardo sarà rivolto in particolare ai dati di ottobre sul deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Fed.
A proposito di Fed e tassi d’interesse, gli operatori assegnano al momento una probabilità di circa il 12% alla possibilità di un nuovo rialzo al meeting FOMC di dicembre o gennaio, mentre lo scenario di un taglio è scontato al momento con una probabilità del 28% alla riunione di marzo.