Ieri il Ftse Italia Banche ha riportato un -0,8% come il corrispondente europeo e rispetto al -0,3% del Ftse Mib.
Gli eurolistini hanno chiuso perlopiù negativi, mentre Wall Street procedeva incerta, con l’attenzione rivolta in particolare alle ultime dichiarazioni della Lagarde. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 174 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,29%.
Tra le Large Cap, Intesa Sanpaolo ha terminato le contrattazioni flat, Mediobanca a -0,6%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna a -0,8%, Banco Bpm a -0,9%, Banca Monte dei Paschi di Siena a -0,9% e UniCredit a -1,3%.
Banco BPM ha annunciato i risultati finali dell’offerta per il riacquisto per cassa di tutto o parte del proprio prestito obbligazionario perpetuo “€300.000.000 Additional Tier 1 Notes” (ISIN n. XS1984319316, i “Titoli Esistenti”).
A seguito della comunicazione ricevuta dalla Banca d’Italia in relazione alla revisione
metodologica dei gruppi bancari italiani, il buffer di capitale O-SII (other systemically
important institutions) di UniCredit a partire dal 1° gennaio 2024 è fissato all’1,50%.
Tra le Mid Cap, Credito Emiliano ha chiuso a -0,9% e Banca Popolare di Sondrio a -1,8%.
Infine, tra le Small, Banca Profilo ha registrato una sostanziale stabilità e Banco di Desio e Brianza un -1,3%.