Le borse europee chiudono miste, mentre Wall Street procede in rialzo, con l’attenzione rivolta in particolare alle banche centrali e all’agenda macro.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 29.377 punti (+0,1%), poco mosso come il DAX di Francoforte (+0,2%), il CAC 40 di Parigi (-0,2%), il Ftse 100 di Londra (-0,1%). L’IBEX 35 di Madrid chiude in rialzo dello 0,7%.
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,5%, il Nasdaq e lo S&P 500 lo 0,4%.
Focus sulle dichiarazioni di diversi funzionari della Federal Reserve: Christopher Waller, membro del Consiglio dei governatori della Fed, ha suggerito che il recente rallentamento economico potrebbe essere indicativo di una politica dei tassi sufficientemente restrittiva per contrastare un’inflazione ancora elevata.
Sono previsti commenti anche da parte di Michael Barr, Vice Chair for Supervision del Consiglio dei governatori, Michelle Bowman, altro membro del Consiglio, e Austan Goolsbee, presidente della Fed di Chicago.
Sul fronte macro, l’indice del Conference Board di novembre relativo alla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti si è attestato a 102 punti, al di sopra del consensus (101 punti) e dei 99,1 punti di ottobre.
Sempre negli USA, a novembre l’indice manifatturiero della regione di Richmond si è attestato a -5 punti, al di sotto del consensus (1 punto) e dopo i 3 punti di ottobre.
In Europa, stamane, il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha ribadito che è presto per discutere di tagli dei tassi di interesse mentre il policy maker spagnolo della BCE, Pablo Hernandez de Cos, ha precisato che la politica monetaria dovrà restare restrittiva nel breve termine, senza tuttavia escludere un allentamento se l’inflazione dovesse rallentare come da attese.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale in area 1,10 mentre il dollaro/yen cala a 147,4. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+2,4%) a 81,8 dollari e il Wti (+2,6%) a 76,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 175 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,25%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Inwit (+3,5%), Iveco (+2,6%), Erg (+1,5%), Cnh Industrial (+1,4%). Arretrano invece in particolare Diasorin (-2,8%), Campari (-2,1%), Amplifon (-1,4%), Saipem (-1,3%).