Wall Street tiene le posizioni pronta per un probabile rally natalizio che potrebbe portare gli indici a migliorare i precedenti massimi storici.
Il bilancio finale registra il Nasdaq in calo dello 0,1%, Dow Jones e S&P500 dello 0,2% ed il Russell 2000 dello 0,4%.
VIX in rialzo di quasi il due per cento a quota 12,65 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti scendono bruscamente di otto punti base fino al 4,39% sulla scadenza decennale.
Tra le materie prime, giornata negativa per il petrolio il quale parte in calo di due punti percentuali e successivamente annulla tutto il disavanzo iniziale. In chiusura cede quasi l’uno per cento chiudendo al di sotto dei 75 dollari al barile, soffrendo l’indecisione dei Paesi Opec riguardo all’opportunità di un taglio della produzione per salvaguardare i livelli di prezzo, scesi di $20 al barile negli ultimi due mesi.
Prosegue invece il movimento ascendente dei due principali metalli preziosi con l’oro che guadagna mezzo punto percentuale e l’argento che triplica lo slancio (+1,5%) ma fallendo il raggiungimento della soglia tecnica e psicologica dei 25 dollari l’oncia. In calo sia palladio che platino nell’ordine dell’uno per cento.
Sul mercato valutario, il dollaro chiude invariato a 1,095 nei confronti della moneta unica ma scivola nei confronti nei confronti dello yen giapponese a 148.