Le borse europee proseguono positive a metà seduta, in linea con l’andamento dei futures di Wall Street, in un contesto di crescenti aspettative che la Federal Reserve abbia concluso il suo ciclo di strette monetarie e possa iniziare a tagliare i tassi di interesse il prossimo anno.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 29.582 punti, in denaro come il Cac 40 di Parigi (+0,5%), l’Ibex35 di Madrid (+0,6%) e il Dax di Francoforte (+0,9%). Debole invece il Ftse 100 di Londra che oscilla poco sotto la parità (-0,05%).
Gli investitori scontano tagli al costo del denaro per oltre 100 punti base entro la fine del 2024 dopo che il governatore Christopher Waller, uno dei funzionari più hawkish, ha affermato che la Fed è ben posizionata per portare l’inflazione verso un obiettivo del 2%.
Pur riconoscendo la presenza di molte incertezze, la collega Michelle Bowman si è astenuta dall’annunciare un imminente aumento dei tassi.
Sempre in tema banche centrali, la Reserve Bank della Nuova Zelanda ha lasciato invariato il tasso ufficiale al 5,5%, avvisando tuttavia che il costo del denaro potrebbero salire per contrastare l’inflazione, implicando quindi nessuna riduzione fino alla metà del 2025.
In Australia il raffreddamento dell’inflazione ha rafforzato le aspettative che la banca centrale potrà sospendere il rialzo dei tassi di interesse nella riunione della prossima settimana.
Dall’agenda macroeconomica odierna, a novembre la lettura finale sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona si è attestata a -16,9 punti, confermando la rilevazione preliminare. Il dato finale di ottobre mostrava un valore di -17,9 punti.
Con riferimento all’Italia, a novembre l’indice relativo al clima di fiducia dei consumatori è salito a 103,6 rispetto ai 101,6 di ottobre e ai 102 punti del consensus. Relativamente alle imprese, il clima di fiducia del settore manifatturiero ha segnato un valore di 96,6 punti, in aumento rispetto a ottobre (96,1 punti, rivisto da 96,0) e al di sopra del consensus (95,9 punti). Infine, il “sentiment” economico delle imprese è diminuito a 103,4 punti dai 103,9 punti di ottobre.
Nel pomeriggio, focus negli Usa su Richieste mutui MBA, Scorte all’ingrosso di ottobre preliminare, PIL annualizzato 3Q23, seconda lettura preliminare, e in Germania su Prezzi al consumo di novembre preliminare.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,098 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 147,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,1%) a 82,4 dollari e il Wti (+1,3%) a 77,4 dollari al barile.
Tornando a Piazza Affari, corre MPS (+4,6%), seguono Diasorin e Stellantis (+2,7%) e Fineco (+2,3%). In coda invece Campari (-1,5%).