Wall Street riprende a salire incurante della debolezza del dollaro e sfruttando anche la buona giornata delle materie prime.
Lo S&P500 guadagna un decimo di punto percentuale, il Dow Jones due ed il Nasdaq tre. Il Russell 2000 è invece l’unico indice a chiudere in rosso con una perdita di mezzo punto percentuale.
VIX invariato a quota 12,69 punti, dopo un picco iniziale fino a 14,3.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti rimbalzano lievemente di due punti base fino al 4,41% sulla scadenza decennale (Tbond).
Giornata molto brillante per tutte le materie prime, indistintamente.
Il petrolio riesce finalmente a rimbalzare e guadagna un punto e mezzo percentuale chiudendo a 76,5 dollari al barile. In denaro anche il rame (+1,5%).
Prosegue invece il movimento ascendente dei due principali metalli preziosi con l’oro e l’argento che avanzano entrambi dell’uno e mezzo per cento con il primo che consolida la sua quotazione al di sopra dei 2.000 dollari l’oncia mettendo nel mirino il massimo storico assoluto a quota $2.065. L’argento riesce anch’esso a superare la barriera dei $25 l’oncia. Buona seduta anche per il platino (+2,5%).
Sul mercato valutario, il dollaro cede mezza figura nei confronti della moneta unica chiudendo a 1,10 e scivola anche nei confronti nei confronti dello yen giapponese a 147,5.