Wall Street tenta l’ennesimo allungo in apertura, trascinata dall’indice delle small caps ma perde slancio durante le contrattazioni finali chiudendo con tutti gli indici principali sui minimi intraday. Inizialmente il mercato azionario prende forza in scia alla seconda revisione del Pil domestico del terzo trimestre che supera le previsioni (+4,9%) e risulta la migliore (+5,1%) dal quarto trimestre 2022.
Il Russell 2000 guadagna 6 punti percentuali, mentre il Dow Jones termina invariato, lo S&P500 cede un decimo di punto percentuale e il Nasdaq due.
VIX in rialzo di due punti e mezzo percentuali a 13 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti tornano a inabissarsi con un tonfo di dodici punti base fino al 4,29% sulla scadenza decennale (Tbond).
Giornata ancora positiva per la gran parte delle materie prime.
Il petrolio, dopo una seduta molto volatile nella quale passa da positivo a negativo, chiude con un progresso di quasi due punti percentuali chiudendo poco al di sotto dei 78 dollari al barile.
Si consolida il movimento ascendente dei due principali metalli preziosi con l’oro e l’argento che salgono di pochi decimi di punto percentuali ed il metallo meno nobile che viene respinto dall’importante resistenza a quota 25,3 dollari l’oncia. Buona seduta anche per il platino (+1,5%).
Sul mercato valutario, il dollaro mette a segno un lieve rimbalzo nei confronti della moneta unica risalendo a 1,098 mentre scivola rispetto allo yen giapponese al di sotto di quota 147.