Avvio perlopiù positivo a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare all’agenda macroeconomica.
Nel dettaglio, dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,1%, il Nasdaq oscilla intorno alla parità.
Gli investitori restano intenti a monitorare i segnali provenienti anche dall’agenda macroeconomica: ad ottobre il deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Fed, ha registrato un incremento del 3,0% su base annua, rallentando oltre le attese (+3,1%) rispetto al +3,4% di settembre; variazione nulla su base mensile, rispetto al +0,1% del consensus e dopo il +0,4% del mese precedente.
Prescindendo da elementi volatili quali alimentari ed energia, il PCE core è salito del 3,5% anno su anno, in linea con le attese e dopo il +3,7% di ottobre; su base mensile, l’indicatore è aumentato dello 0,2%, in linea con il consensus e dopo il +0,3% del mese precedente.
Sempre a ottobre, il reddito personale negli Stati Uniti è aumentato dello 0,2%, in linea con le attese, dopo il +0,4% di settembre (rivisto da +0,3%). Anche la spesa personale ha registrato un incremento dello 0,2% (rispettando il consensus), rispetto al +0,7% del mese precedente.
Fronte mercato del lavoro, nella settimana al 30 novembre le nuove richieste di disoccupazione Usa sono risultate pari a 218mila, in linea con le previsioni, in aumento rispetto alle 211mila della settimana precedente (dato rivisto da 209mila).
Sul Forex, l’euro/dollaro scende in area 1,091, mentre il dollaro/yen sale a 148,1. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,1%) a 83,8 dollari e il Wti (+1,2%) a 78,8 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 anni e 10 anni salgono rispettivamente al 4,69% e al 4,32%.