Seduta negativa per i principali listini asiatici in controtendenza rispetto alla chiusura in rialzo di venerdì a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen cedono entrambe lo 0,3%, deboli come Hong Kong (-1%) e il Giappone con Nikkei a -0,6% e Topix a -0,8%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha guadagnato lo 0,8%, lo S&P500 e il Nasdaq lo 0,6%.
Resta l’attenzione sulle banche centrali con i mercati che scontano una riduzione dei tassi entro maggio, anche dopo che il presidente della Fed, Jerome Powell, ha affermato venerdì che la banca centrale è pronta a fare ulteriori aumenti se necessario, sottolineando inoltre che la politica è “ampiamente in territorio restrittivo”.
Questa settimana, l’attenzione si focalizzerà su una serie di dati macro alla ricerca di indicazioni sull’andamento dell’economia globale con i dati sulla crescita australiana, sull’inflazione cinese e in particolare il job report in agenda venerdì.
Sull’equity asiatico, le azioni dello sviluppatore immobiliare Evergrande viaggiano in rialzo di oltre il 7% alla Borsa di Hong Kong in scia alla decisione del tribunale di rinviare a fine gennaio l’udienza per decidere sulla liquidazione della società.
Sullo sfondo restano le tensioni geopolitiche dopo che Israele ha ripreso le operazioni militari a Gaza, una nave da guerra americana è stata attaccata nel Mar Rosso e i ribelli Houthi nello Yemen hanno affermato di aver effettuato operazioni contro due navi israeliane.
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,086 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 146,7. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,9%) a 78,2 dollari e il Wti (-0,9%) a 73,4 dollari.