Le borse europee proseguono incerte a metà seduta mentre i future di Wall Street viaggiano deboli.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% a 29.879 punti, sotto la parità come il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e il Cac 40 di Parigi (-0,2%) mentre continuano a resistere l’Ibex35 di Madrid (+0,3%) e il Dax di Francoforte (+0,1%).
Cresce l’attesa per gli importanti appuntamenti macroeconomici di questa settimana che culmineranno con il job report di venerdì e che dovrebbero fornire nuove indicazioni sull’andamento dell’economia globale e del mercato del lavoro statunitense.
Indicazioni sulla base delle quali gli investitori valuteranno se le condizioni economiche siano tali da consentire alle banche centrali di iniziare a tagliare i tassi di interesse nei prossimi mesi.
Il tutto dopo che venerdì il presidente della Fed, Jerome Powell, ha affermato che la banca centrale è pronta a fare ulteriori aumenti se necessario, sottolineando inoltre che la politica è “ampiamente in territorio restrittivo”.
Resta sotto i riflettori anche il settore immobiliare cinese a seguito della decisione del tribunale di rinviare a fine gennaio l’udienza per decidere sulla liquidazione di Evergrande.
Continuano infine a pesare le tensioni geopolitiche dopo che Israele ha ripreso le operazioni militari a Gaza, una nave da guerra americana è stata attaccata nel Mar Rosso e i ribelli Houthi nello Yemen hanno affermato di aver effettuato operazioni contro due navi israeliane.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,087 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 146,6. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in calo con il Brent (-0,7%) a 78,3 dollari e il Wti (-0,7%) a 73,5 dollari.