Avvio negativo a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare alla Fed e all’agenda macroeconomica della settimana.
Nel dettaglio, dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede lo 0,9%, lo S&P 500 lo 0,6%, il Dow Jones lo 0,3%.
Nonostante le parole del presidente della Fed Powell, che venerdì ha definito prematuro parlare di tagli dei tassi lasciando addirittura aperta la possibilità di nuovi rialzi, resta ferma la convinzione degli investitori che il ciclo restrittivo della Fed sia arrivato al termine. Anzi, gli operatori scontano al momento con una probabilità superiore al 50% che un taglio possa arrivare già a marzo.
Nuove indicazioni sulla traiettoria prevedibile dei tassi potrebbero giungere questa settimana dalla fitta agenda macroeconomica, con focus particolare sul mercato del lavoro Usa. In attesa del Job Report di venerdì, sono attesi domani i dati JOLTS di ottobre, mercoledì la rilevazione di novembre sulla variazione dell’occupazione ADP, giovedì il dato settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione.
Restando sul fronte macro, sono attesi oggi il dato di ottobre sugli ordini di fabbrica e la rilevazione finale per lo stesso mese sugli ordini di beni durevoli.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende in area 1,083, mentre il dollaro/yen sale a 147,0. Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,7%) a 78,3 dollari e il Wti (-0,8%) a 73,5 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 anni e 10 anni salgono rispettivamente al 4,63% e al 4,27%.