Seduta molto brillante per tutti e quattro gli indici principali, alcuni dei quali siglano i massimi dell’anno, nella giornata che registra il nuovo massimo assoluto per l’oro ed un pesante calo dei rendimenti.
Oltre all’indice delle small caps, svetta di nuovo il Dow Jones (+0,8%) che sovraperforma sia il Nasdaq che lo S&P500 per la seconda seduta consecutiva i quali, quest’ultimi, mettono a segno un rimbalzo dello 0,6%.
Lo S&P500 è ormai solo distante il quattro per cento dai massimi assoluti del gennaio 2022.
VIX in ribasso del due per cento a 12,65 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti sprofondano di dodici punti base scivolando al 4,21% sulla scadenza decennale (Tbond).
Giornata con andamenti contrastati per la gran parte delle materie prime.
Il petrolio tenta un nuovo allungo in partenza ma perde terreno già da metà seduta e termina con un ribasso superiore al due per cento poco al di sopra dei 74 dollari al barile. In controtendenza invece il rame che realizza un progresso di quasi il due per cento.
Metalli preziosi trascinati invece dall’oro che realizza un nuovo massimo storico a 2.071 dollari l’oncia con un rialzo di un punto e mezzo percentuale e vicinissimo ai massimi della giornata. L’argento risale anch’esso ma di poco meno di mezzo punto percentuale superando la resistenza a $25,3 l’oncia.
Sul mercato valutario, il dollaro tenta un nuovo allungo fino a 1,083 nei confronti della moneta unica ma chiude invariato a 1,089.