Mercati – Prevale il denaro sugli eurolistini, Piazza Affari resiste sopra la parità (+0,03%)

Le borse europee proseguono perlopiù in leggero rialzo a metà seduta mentre i future di Wall Street viaggiano in flessione.

A Milano, il Ftse Mib oscilla poco sopra la parità (+0,03%) a 29.923 punti, positivi anche il Dax di Francoforte (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,4%). Arretra invece il Ftse 100 di Londra (-0,6%).

Gli investitori stanno rivalutando le possibilità che la Federal Reserve taglierà in maniera consistente i tassi il prossimo anno, con alcuni operatori che temono che le aspettative su un importante allentamento della politica monetaria siano troppo ottimistiche.

I mercati scontano comunque al momento riduzioni del costo del denaro per quasi 125 punti base fino alla riunione della Fed di dicembre del prossimo anno.

Sempre in tema banche centrali, la Reserve Bank australiana ha lasciato, come da attese, il tasso di riferimento al 4,35%, con un atteggiamento accomodante, spingendo gli operatori a ridurre le scommesse su un aumento dei tassi.

Sul fronte macroeconomico, a ottobre la produzione industriale della Francia è cresciuta dello 0,1% su base mensile, rispetto al +0,2% delle attese e dopo il -0,6% di settembre (rivisto da -0,4%). Su base annua, il dato ha segnato un incremento dell’1,8%, inferiore al +2,8% del consensus, dopo il -0,3% del mese precedente (rivisto da -0,1%).

A novembre la lettura finale dell’indice PMI servizi dell’Eurozona si è attestata a 48,7 punti, sopra i 48,2 punti della rilevazione preliminare e delle attese. Il PMI composito si è fissato a 47,6 punti, rispetto ai 47,1 punti del preliminare e del consensus.

Più in dettaglio, in Germania, il dato finale dell’indice PMI Servizi è salito a 49,6 punti dai 48,7 punti della lettura preliminare e delle attese degli analisti. L’indice composito ha riportato un valore di 47,8 punti, sopra i 47,1 punti del preliminare e del consensus.

Infine, sempre a novembre, in Italia, l’indice PMI Servizi si aumentato a 49,5 punti da 47,7 punti di ottobre, superando anche le stime degli analisti ferme a 48,3 punti. L’indice composito si è attestato a 48,1 punti, anche in questo caso risultando superiore al dato del mese precedente (47 punti) e al consensus (47,2 punti).

Occhi nel pomeriggio, al PMI servizi e composito di novembre (finale) degli Usa.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,084 e il cambio tra biglietto verde e lo yen flette a 147,1. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,8%) a 78,7 dollari e il Wti (+0,9%) a 73,7 dollari, dopo che l’Arabia Saudita ha affermato che i recenti tagli dell’OPEC+ saranno rispettati in pieno e potrebbero essere estesi.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende di circa tre punti base da 173 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,05%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue ben intonata Pirelli (+2,8%) dopo l’upgrade da parte di UBS a “buy” da hold”, con target price aumentato a 5,7 euro (da 5 euro). Seguono Saipem (+1,6%), STM (+1,4%) e Recordati (+1,3%). In coda invece Leonardo (-1,6%), Banco Bpm (-1%), Bper e Telecom Italia (-0,8%).