Avvio in ribasso a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare alla Fed e all’agenda macroeconomica della settimana.
Nel dettaglio, dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq e lo S&P 500 cedono lo 0,3%, il Dow Jones lo 0,2%.
Sentiment condizionato dai timori che le aspettative di un cambio di rotta consistente nella politica monetaria della Fed siano troppo ottimistiche: gli operatori sono arrivati infatti a scontare fino a cinque tagli dei tassi da 25 punti base entro la fine del 2024, con il primo atteso arrivare già a marzo.
Nuove indicazioni sulla traiettoria prevedibile dei tassi potrebbero giungere questa settimana dalla fitta agenda macroeconomica, con focus particolare sul mercato del lavoro Usa. In attesa del Job Report di venerdì, sono attesi domani la rilevazione di novembre sulla variazione dell’occupazione ADP, mentre giovedì sarà la volta del dato settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione.
Restando sul fronte macro, sono in uscita oggi i dati finali di novembre sugli indici PMI Servizi e Composito di S&P Global e la rilevazione per lo stesso mese sul PMI servizi di ISM (Institute for Supply Management).
Sul Forex, l’euro/dollaro scende in area 1,082, il dollaro/yen a 147,0. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,7%) a 78,6 dollari e il Wti (+0,7%) a 73,5 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 anni e 10 anni scendono rispettivamente al 4,62% e al 4,21%.