MARR ha da tempo avviato un percorso di rafforzamento delle strategie ESG negli ambiti rilevanti delle proprie attività, tra cui l’approvvigionamento responsabile, dalla selezione dei fornitori alla consegna ai clienti. Approvvigionamento responsabile che si traduce in selezione, valutazione e qualifica dei propri fornitori secondo modalità e criteri definiti in apposite procedure del Sistema Qualità. Tale impegno si estende ai prodotti a Marchio che devono rispettare specifici requisiti riguardanti la qualità e la sicurezza, la provenienza delle materie prime nonché le caratteristiche degli imballi primari e secondari in ottica di maggiore sostenibilità. MARR intende pertanto rafforzare progressivamente il proprio impegno attraverso un approccio sempre più etico e responsabile nelle politiche di acquisto.
Selezione e valutazione dei fornitori
MARR si approvvigiona presso oltre 2.700 fornitori, di cui circa il 26% risponde a determinati criteri di sostenibilità ambientale e/o sociale. La Società ha definito delle procedure di verifica e valutazione dei fornitori basate su requisiti qualitativi, quantitativi, etici e di sicurezza. Inoltre, MARR richiede ai fornitori di condividere quanto previsto dal suo Codice Etico, dalla propria Dichiarazione di Impegno per la Responsabilità Sociale nonché il rispetto dei diritti umani e delle politiche di sostenibilità.
La selezione dei fornitori è un aspetto fondamentale per garantire la sostenibilità dell’approvvigionamento e MARR ha sviluppato una serie di criteri e misure di controllo nella propria catena di fornitura.
Nel caso in cui i fornitori ricevano una valutazione non pienamente positiva – spiega il Bilancio di Sostenibilità 2022 – MARR richiede che vengano presi provvedimenti e azioni correttive volti a sanare le carenze riscontrate. Se si verificano criticità gravi, si effettuano interventi immediati sul fornitore (lettere di richiamo, visite di audit presso gli stabilimenti di produzione, campionamenti e prove analitiche sui prodotti fino alla sospensione degli acquisti), con l’obiettivo di eliminare le problematiche riscontrate ed assicurare la conformità ai requisiti specificati.
Valorizzazione dei prodotti “verdi” e del territorio
MARR offre ai suoi clienti una gamma di oltre 2.000 prodotti “verdi”, ovvero prodotti che rispettano i criteri del Green Public Procurement previsti dal DM n. 65 del 10 marzo 2020 nonché prodotti del territorio.
Tra questi, prosegue il Bilancio di Sostenibilità 2022, “sono annoverati prodotti biologici, prodotti IGP e DOP, prodotti agroalimentari tradizionali, del commercio equo e solidale nonché prodotti di origine animale provenienti da filiere che limitano l’uso di antibiotici e promuovono criteri di maggiore benessere animale in allevamento. Al fine di promuovere la sostenibilità ambientale e sociale, MARR è in grado di fornire, oltre ad una linea completa di prodotti provenienti da filiere interamente nazionali (Linea Made in Italy), anche prodotti con caratteristiche di produzione peculiari, quali ad esempio a filiera corta e Km 0. Attraverso un’adeguata programmazione, possono essere forniti anche prodotti ortofrutticoli provenienti da agricoltura sociale”.
Anche durante il 2022, MARR ha portato avanti “diverse attività con il fine di valorizzare il tessuto socio economico locale e di dare sostegno alle filiere agroalimentari nazionali in un frangente difficile, rafforzando tali partnership e il suo ruolo da specialista del territorio. La linea Made in Italy presentata a giugno 2020 e composta da oltre 5.000 prodotti, ne è un esempio tangibile e comprende le categorie di prodotti alimentari, carni, ittici e ortofrutta con origine della materia prima italiana”.
Inoltre, la linea “Della Nostra Terra” che conta oltre 1.100 prodotti, “raccoglie le eccellenze alimentari previste dai disciplinari di produzione DOP e IGP o rientranti nell’elenco dei PAT regionali. L’obiettivo è quello di sostenere la filiera agroalimentare nazionale e valorizzare le specialità locali, espressioni di culture e tradizioni tipiche del nostro Paese”.
Nel caso dei prodotti a marchio di proprietà, MARR privilegia collaborazioni e accordi con fornitori di filiere locali e nazionali e – aggiunge il Report – il Gruppo fa richieste specifiche ai propri fornitori, riguardanti la qualità e la provenienza delle materie prime, la sicurezza alimentare, le proprietà organolettiche, le caratteristiche merceologiche e degli imballi primari e secondari. Tali requisiti vengono garantiti dalla stipulazione di capitolati condivisi con il fornitore e da lui sottoscritti.
Infine, l’Azienda intende rafforzare progressivamente il proprio impegno attraverso un approccio sempre più etico e responsabile nelle politiche di acquisto e si impegna, entro la fine del 2025, a far sì che tutti i prodotti a marchio rispettino ulteriori specifici requisiti: uova e ovoprodotti da galline non allevate in gabbia; olio di palma assente o certificato RSPO (Roundtable on Sustainable Palm Oil); cacao, burro di cacao, massa di cacao e caffè certificati Fairtrade, Rainforest Alliance o certificazioni equivalenti.
Pesca e acquacoltura sostenibili
MARR è azienda leader in Italia nella commercializzazione di prodotti ittici freschi e congelati, con canali di approvvigionamento che coinvolgono fornitori operanti in diversi Paesi del mondo. Il comparto ittico è soggetto a rischi correlati a pratiche illegali di pesca (pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata – INN) e, in taluni Paesi, al rischio di violazione dei diritti umani e di mancato rispetto delle condizioni di lavoro dignitose per le persone.
In tale contesto MARR ha definito un proprio disciplinare di gestione per il controllo della “Filiera ittica sostenibile”.
Intervenendo a livello della “Supply Chain” in termini di selezione e controllo dei fornitori, il sistema di gestione per il controllo della “Filiera ittica Sostenibile” si pone come finalità:
- la promozione dello sviluppo sostenibile del settore della pesca, assicurandone la completa rintracciabilità fino ai pescherecci;
- la tutela dei diritti umani delle persone coinvolte nei Paesi di origine;
- il rispetto dei criteri per le condizioni di maggior benessere animale nei sistemi di acquacoltura;
- il rispetto dei requisiti di qualità, sicurezza ed etichettatura dei prodotti ittici, in conformità alle leggi e regolamenti applicabili nell’Unione Europea.
MARR richiede ai propri fornitori il rispetto delle leggi di ciascun Paese, la conformità alle linee guida internazionali destinate a garantire i diritti umani e del lavoro (rispetto della “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, nonché delle fondamentali convenzioni ILO “International Labour Organization”) e che le pratiche di pesca attuate siano conformi ai requisiti di sostenibilità: tutela delle risorse marine, salvaguardia degli stock ittici, utilizzo esclusivo di flotte o pescherecci autorizzati non presenti nella “blacklist” riportata sul sito della Commissione Europea.
Per accertare l’osservanza da parte dei fornitori di tali requisiti, sono pianificate delle visite ispettive presso gli stabilimenti di produzione nei Paesi di origine, secondo quanto definito nel disciplinare MARR per il controllo della “Filiera ittica sostenibile”.
Il sistema di controllo della filiera ittica sostenibile attuato da MARR, in applicazione del disciplinare tecnico, è certificato da un organismo di controllo di parte terza.
Dal marzo 2021, MARR ha esteso le attività di verifica ai fornitori afferenti al settore dell’acquacoltura, in accordo con il programma di controllo della “Filiera ittica sostenibile”, affinché fossero rispettati i criteri di benessere animale definiti per questo comparto, in particolare:
- Densità di allevamento
- Qualità dell’acqua
- Condizioni e ore di trasporto
- Pratiche di macellazione
MARR ha inoltre conseguito la certificazione secondo lo Standard MSC/ASC per la Catena di Custodia, riferita alla commercializzazione dei prodotti MSC (Marine Stewardship Council standard) e ASC (Aquaculture Stewardship Council standard).
I prodotti che si fregiano della certificazione MSC provengono da zone di pesca gestite nel rispetto degli stock, habitat ed ecosistemi marini.
La certificazione ASC permette di dimostrare che i prodotti ittici sono stati allevati in modo sostenibile, riducendo o addirittura eliminando gli impatti sociali ed ambientali dell’allevamento.
I marchi MSC e ASC sono i sistemi di garanzia della pesca e dell’acquacoltura sostenibile maggiormente diffusi e conosciuti a livello internazionale.
E non è tutto in quanto per MARR, sostenibilità significa anche tutela della biodiversità promuovendo “la distribuzione delle catture su diverse specie nonché recupero delle specie meno note e quindi sensibilizzando i propri Clienti verso l’acquisto anche di specie ittiche minori che si trovano nei nostri mari”.
Benessere animale
MARR conferma l’attenzione al benessere degli animali allevati per la produzione alimentare.
La Società, infatti, come sottolinea il Bilancio di Sostenibilità “riconosce gli animali come esseri senzienti e ritiene che il benessere animale non dipenda solo dallo stato di salute fisica dell’animale, ma anche dal suo stato mentale e dalla capacità di esprimere comportamenti specie-specifici, in armonia con l’ambiente. Per il benessere animale devono essere garantite buone pratiche di allevamento e adeguate condizioni di stabulazione, igiene, alimentazione e salute”.
MARR si ispira ai principi delle “Cinque Libertà” per la tutela del benessere animale, elencate nel Brambell Report del 1965 e riprese dal Farm Animal Welfare Council del 1979.
MARR ha messo in atto un piano di verifiche ispettive al fine di valutare la conformità rispetto agli standard di benessere animale sottoscritti dai fornitori, avvalendosi anche della collaborazione di Organismi di controllo e certificazione operanti a livello internazionale nel settore.
In tale contesto MARR ha definito un disciplinare per il benessere animale da applicare nella catena di approvvigionamento, ottenendo la certificazione per la filiera delle galline ovaiole e quella nazionale dei polli da carne.
Infine, la Società sta portando avanti campagne e attività di sensibilizzazione e di comunicazione rivolte alla Forza Vendita e ai Clienti per promuovere l’utilizzo di uova e ovoprodotti provenienti da allevamenti a terra, all’aperto o biologici, che proseguiranno anche nei prossimi anni, oltre a impegnarsi a sospendere la commercializzazione di uova e ovoprodotti derivanti da galline allevate in gabbia e in sistemi combinati entro il 2025.