Le borse europee chiudono in rialzo, mentre Wall Street poco mossa, con l’attenzione rivolta in particolare all’agenda macroeconomica.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 30.326 punti (+0,8%), in rialzo come il DAX di Francoforte (+0,7%), il CAC 40 di Parigi (+0,7%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%).
Oltreoceano, il Dow Jones scambia intorno alla parità, il Nasdaq e lo S&P 500 cedono lo 0,1%
Focus principale sul mercato del lavoro americano: in attesa del Job report di venerdì, e del dato settimanale sulle richieste di disoccupazione (domani), la stima ADP sull’occupazione ha evidenziato per novembre un valore di 103mila nuovi posti di lavoro, in calo contro le attese (130mila) rispetto ai 106mila del mese precedente.
Sempre negli Stati Uniti, nella settimana al primo dicembre le richieste di mutui MBA sono salite del 2,8%, dopo il +0,3% della settimana precedente.
In Europa, il sentiment beneficia di nuove dichiarazioni sulla politica monetaria, espresse dal governatore della banca centrale slovacca Peter Kazimir che si è detto “d’accordo con Isabel Schnabel sul fatto che i dati più recenti sull’inflazione supportino l’idea che non sarà necessario un ulteriore inasprimento”, aggiungendo tuttavia che “aspettarsi un taglio nel primo trimestre del 2024 è fantascienza”.
Dall’agenda macroeconomica odierna, a ottobre le vendite al dettaglio nell’Eurozona hanno evidenziato un aumento dello 0,1% su base mensile, a fronte del +0,2% previsto dagli analisti e dopo il -0,1% di settembre. Su base annua, le vendite al dettaglio hanno segnato un calo dell’1,2%, al di sotto del consensus (-1,1%), dopo il -2,9% del mese precedente.
In Germania a ottobre gli ordini di fabbrica hanno registrato un calo su base mensile del 3,7%, contro il +0,2% delle attese e dopo il +0,7% di settembre. Su base annua e corretti per l’effetto calendario, gli ordini hanno evidenziato una riduzione del 7,3%, a fronte del -3,9% del consensus e dopo il -3,8% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,078, mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 147,3. Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-3,4%) a 74,6 dollari e il Wti (-3,8%) a 69,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 174 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,95%.
Tornando a Piazza Affari, guida Diasorin (+5,2%), seguita da Interpump Group (+4,2%), Stellantis (+2,9%), Mediobanca (+2,8%). In coda invece Saipem (-2,2%), Tenaris (-1,8%), Eni (-1,2%), Campari (-0,7%).