Le borse europee proseguono in moderato rialzo a metà seduta in linea con l’andamento dei future di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 30.204 punti, sopra la parità come il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e il Dax di Francoforte (+0,1%). Flat l’Ibex35 di Madrid.
Il sentiment continua a beneficiare dell’aspettativa che le banche centrali siano pronte a iniziare a tagliare i tassi di interesse.
Aspettativa alimentata dalle parole pronunciate ieri da Isabel Schnabel, uno dei falchi della Bce, secondo cui l’inflazione sta mostrando un “notevole” rallentamento, e dai dati sul mercato del lavoro statunitense più deboli delle attese, visti come prova che le pressioni inflazionistiche sui salari si stanno allentando.
I mercati stanno pienamente scontando, per la prima volta, sei tagli dei tassi da 25 punti base da parte della Banca Centrale Europea nel 2024, una mossa che porterebbe il costo del denaro a scendere complessivamente di 150 punti base al 2,5%. Inoltre gli investitori stimano una probabilità di quasi il 90% che l’allentamento della stretta monetaria inizierà nel primo trimestre del prossimo anno, uno scenario a malapena contemplato solo tre settimane fa.
Dall’agenda macroeconomica odierna, a ottobre le vendite al dettaglio nell’Eurozona hanno evidenziato un aumento dello 0,1% su base mensile, a fronte del +0,2% previsto dagli analisti e dopo il -0,1% di settembre (rivisto da -0,3%). Su base annua, le vendite al dettaglio hanno segnato un calo dell’1,2%, al di sotto del consensus (-1,1%), dopo il -2,9% del mese precedente.
In Germania a ottobre gli ordini di fabbrica hanno registrato un calo su base mensile del 3,7%, contro il +0,2% delle attese e dopo il +0,7% di settembre (rivisto da +0,2%). Su base annua e corretti per l’effetto calendario, gli ordini hanno evidenziato una riduzione del 7,3%, a fronte del -3,9% del consensus e dopo il -3,8% del mese precedente (rivisto da -4,3%).
Nel pomeriggio, l’attenzione si concentrerà negli Usa su richieste mutui MBA, la rilevazione di novembre sulla variazione dell’occupazione ADP e sulla bilancia commerciale di ottobre.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,079 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 147,3. Tra le materie prime, il petrolio torna a scendere con il Brent (-0,8%) a 76,6 dollari e il Wti (-0,9%) a 71,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale leggermente a 175 punti (+1bp), con il rendimento del decennale italiano al 4,02%.
Tornando a Piazza Affari, prosegue tonica MPS (+3,4%), seguita da Mediobanca (+2,4%) e Diasorin (+2,2%). Arretrano invece A2A, Hera (entrambe -0,6%) ed Eni (-0,5%).