Wall Street evidenzia segni di affaticamento ma, pur non riuscendo a salire ulteriormente, resiste per tentare un nuovo prossimo allungo.
È la tecnologia a tenere a galla il mercato con i titoli tecnologici principali che guadagnano intorno al due per cento (Apple, Amazon e Nvidia) e consentono al Nasdaq di essere l’unico indice a chiudere con un segno positivo (+0,3%).
Il listino domestico resiste anche al peggioramento del mercato del lavoro ed al dato manifatturiero mensile non troppo brillante.
In calo, invece, sia il Dow Jones (-0,2%) che lo S&P500 (-0,1%) ma soprattutto il Russell 2000 (-1,4%) che lascia sul terreno gran parte della sua super performance relativa delle scorse sedute.
VIX in ribasso di quasi il due per cento a quota 12,85 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti affondano di nuovo cedendo undici punti base al 4,17%.
Giornata ancora negativa per la gran parte delle materie prime.
Il petrolio lascia sul terreno ancora un altro punto percentuale scivolando a 72 dollari al barile, mentre il rame perde l’uno e mezzo.
Metalli preziosi ancora sotto pressione con l’oro che cede mezzo punto percentuale e l’argento due. Forte calo anche per il platino (-2,5%) ed il palladio (-4%).
Sul mercato valutario, il dollaro prosegue la sua fase di rimbalzo nei confronti della moneta unica fino a 1,079. Il biglietto verde risale oltre i 92 verso il rublo russo.