Pomeriggio in calo per i tassi europei e americani tra le crescenti speranze di un allentamento delle politiche monetarie delle banche centrali.
I principali listini continentali viaggiano positivi con il Ftse Mib a +1,2%.
Gli investitori si aspettano che la Federal Reserve abbia terminato la serie di aumenti dei tassi di interesse e si stia preparando a tagliare il costo del denaro, alla luce in particolare degli ultimi dati macroeconomici che hanno confermato quel graduale raffreddamento del mercato del lavoro statunitense auspicato dalla banca centrale americana.
In attesa del dato settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione, in calendario domani, e soprattutto del job report che verrà diffuso venerdì, oggi la stima ADP sul mondo del lavoro negli Usa ha evidenziato per novembre un valore di 103mila nuovi posti di lavoro, in calo contro le attese (130mila unità) dalle 106mila unità del mese precedente (rivisto da 113 mila unità).
In Europa, il sentiment beneficia di nuove dichiarazioni sulla politica monetaria, espresse dal governatore della banca centrale slovacca Peter Kazimir che si è detto “d’accordo con Isabel Schnabel sul fatto che i dati sull’inflazione in arrivo supportino l’idea che non sarà necessario un ulteriore inasprimento”, aggiungendo tuttavia che “aspettarsi un taglio nel primo trimestre del 2024 è fantascienza”.
Tornando all’obbligazionario, il rendimento del Btp decennale cala di 5 bp al 3,96%, con uno spread a 175 punti, mentre il tasso del T-bond si fissa al 4,14% (-3bp).