Le borse europee proseguono in territorio negativo a metà seduta in linea con l’andamento dei future di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% a 30.260 punti, debole come il Ftse 100 di Londra (-0,1%), il Dax di Francoforte (-0,1%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%), più indietro invece l’Ibex35 di Madrid (-1%).
Pesano le preoccupazioni legate all’eccesso di offerta di petrolio e ai debiti della Cina dopo che Moody’s ha abbassato l’outlook su un certo numero di società locali e tagliato le sue previsioni sui titoli sovrani del Paese asiatico.
Occhi nel contempo sulle banche centrali in vista già dei meeting di Fed e Bce di settimana prossima, con i mercati che scontano sei tagli dei tassi da un quarto di punto ciascuno da parte dell’Eurotower nel 2024, una mossa che porterebbe il costo del denaro al 2,5%.
Dall’agenda macroeconomica, la lettura finale relativa al Pil dell’Eurozona nel 3Q 2023 ha evidenziato un calo dello 0,1% su base trimestrale, confermando la seconda lettura preliminare e le attese. La variazione su base annuale mostra una variazione nulla, al di sotto del +0,1% della seconda stima preliminare e del consensus.
In Italia, invece, a ottobre la produzione industriale ha registrato una flessione dello 0,2% su base mensile, contro il -0,4% delle attese, dopo il +0,1% di settembre (rivisto da 0,0%). La variazione dell’indice rispetto all’anno precedente, corretta dagli effetti di calendario, ha evidenziato una riduzione dell’1,1%, a fronte del -2% del mese precedente e del -1,4% del consensus.
Nello stesso mese, sempre in Italia, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,4% su base mensile, a fronte del -0,3% di settembre. Gli analisti si attendevano un -0,1%. Su base annua, il dato ha segnato una crescita dello 0,3%, in rallentamento rispetto al +1,3% del mese precedente.
Nel pomeriggio, occhi negli Usa, sulle richieste settimanali di sussidi disoccupazione e sul dato finale delle scorte all’ingrosso.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,077 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 144,8. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,9%) a 75 dollari e il Wti (+0,9%) a 70 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale di circa un punto base a 175 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,91%.
Tornando a Piazza Affari, avanzano in particolare A2A e Fineco (+1,2% entrambe), seguite da Tenaris (+0,7%) e Ferrari (+0,4%). In coda i bancari con Banco Bm (-2,5%), MPS (-2,4%) e Bper (-1,9%).