Il CdA di Gequity ha approvato il piano industriale e finanziario 2023-2027.
Il business plan è stato costruito integrando alla struttura di Gequity as-is, i flussi economici e patrimoniali derivanti dal piano industriale 2023-2027 di BestBe, comunicato al mercato l’8 settembre scorso che è stato redatto dal management di Ubilot.
In particolare, Gequity ha formulato le previsioni per l’esercizio 2027 del gruppo, tenendo conto di: (i) la dinamica reddituale prospettica del ramo d’azienda BestBe sottostante al Piano Industriale BestBe 2023-2027 sopra citato, (ii) elementi di aggiornamento rispetto alle ipotesi del Piano Industriale BestBe 2023-2027, legati all’avvio dell’operatività e alla distribuzione temporale dei ricavi; (iii) l’attesa di un’operatività del ramo Education fino alla fine del primo trimestre 2024, (iv) la dinamica attesa dei costi di struttura di Gequity.
Riguardo agli elementi di aggiornamento rispetto alle ipotesi del Piano Industriale BestBe
2023-2027, si evidenzia il business plan assume: (i) un avvio dell’operatività del business
BestBe dall’inizio del mese di aprile 2024 (invece che dal 30 giugno 2023); (ii) con riferimento ai ricavi previsti nel Piano Industriale nel secondo semestre 2023 e nell’esercizio 2024, che il gruppo consegua i suddetti ricavi nel periodo compreso tra l’inizio del secondo trimestre del 2024 e la fine dell’esercizio 2025.
Gequity, pur ritenendo valida la previsione di utile netto derivante dal piano industriale BestBe per il 2027 e riferito esclusivamente a quest’ultima, in considerazione del fatto che la dinamica degli effetti della gestione finanziaria e tributaria del gruppo Gequity “non è prevedibile in modo affidabile”, non dispone di una “stima affidabile” circa gli impatti della dinamica del risultato netto del business BestBe sul risultato netto consolidato del gruppo Gequity per il 2027.
La società precisa inoltre che l’avvenuta redistribuzione dei ricavi del business BestBe rispetto ai ricavi del piano industriale 2023-2027 di BestBe utilizzato dal perito indipendente per la valutazione del Ramo BestBe non ha impatti sulla valutazione peritale stessa.
Il piano presenta le seguenti grandezze economiche di obiettivo al 2027: ricavi pari a 23,985 migliaia euro; Ebitda margin 10.1%.
La stima del fabbisogno finanziario netto complessivo del gruppo post aumenti di capitale
(che non determinano effetti sui flussi di cassa) per i dodici mesi successivi a decorrere dal
corrente mese di dicembre, è pari a -2,9 milioni, di cui -1,8 milioni pari al fabbisogno connesso all’attività operativa.
Il fabbisogno connesso all’attività finanziaria, inteso come il flusso monetario netto da attività di finanziamento, è stimato in un importo pari a circa -1,1 milioni di deficit finanziario.
Il fabbisogno connesso alla gestione degli investimenti operativi, inteso come il flusso monetario da attività di investimento operativo, è stimato in 0 migliaia, in quanto il flusso di cassa da cessione delle partecipazioni HRD e RR Brand è considerato nel contesto delle fonti di copertura del fabbisogno finanziario complessivo netto.
Il capitale circolante netto, determinato dalla stima del fabbisogno finanziario netto
complessivo del gruppo per i dodici mesi successivi al 30 novembre 2023 e il capitale
circolante netto alla data, evidenzia un deficit di cassa di circa -6,5 milioni.
Una prima tipologia di fonti di copertura del predetto fabbisogno del capitale circolante netto è rappresentata dalle seguenti componenti, pari a complessivi 1,5 milioni, precedentemente incluse nel fabbisogno della gestione di finanziamento:
- flusso di cassa netto pari a 1,1 milioni derivante dall’emissione di obbligazioni
convertibili destinata ad un investitore istituzionale; - flusso di cassa pari a 250 migliaia euro erogato a favore del Gruppo da parte di
UBILOT; - flusso di cassa pari a 150 migliaia euro derivante dall’impegno irrevocabile di Believe,
assunto nell’accordo di investimento.
Il fabbisogno residuo non coperto dalla precedente tipologia di fonti di copertura, risulta
quindi pari a 5 milioni.
Tale fabbisogno residuo, dovrà essere coperto dalle componenti di fonti di copertura derivanti dalla cessione delle Partecipazioni HRD. In particolare, per 2,1 milioni, esso sarà coperto dalla cessione del saldo netto delle attività/(passività) detenute per la vendita incluse nel capitale circolante netto al 30 novembre 2023, in quanto tali passività nette, con
la cessione delle partecipazioni, non verranno più regolate dal gruppo, ma dall’acquirente a
cui saranno trasferite.
Conseguentemente, il residuo fabbisogno di 2,9 milioni non coperto dal trasferimento delle passività nette di HRD e RR Brand all’acquirente, dovrà essere coperto dal valore di cessione di HRD e RR Brand, determinato dalle parti dell’accordo modificativo pari a 5,3 milioni.