Chiusura di seduta in rialzo per le borse europee mentre Wall Street viaggia poco mossa nel giorno del report sul lavoro statunitense.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,9% a 30.404 punti, positivo come il Cac 40 di Parigi (+1,3%), il Dax di Francoforte (+0,8%), l’Ibex35 di Madrid (+0,8%) e il Ftse 100 di Londra (+0,6%).
Oltreoceano, lo S&P500, il Nasdaq e il Dow Jones oscillano sulla parità.
Il job report relativo a novembre ha registrato la creazione di 199mila posti di lavoro nel settore non agricolo (non farm payrolls), in aumento oltre le attese (185mila unità) dalle 150 mila di ottobre.
Il tasso di disoccupazione si è attestato al 3,7% rispetto al 3,9% della lettura precedente e del consensus.
La variazione del salario medio orario su base mensile è stata del +0,4% (consensus +0,3%), dopo il +0,2% di ottobre. Su base annua il salario medio orario è aumentato del 4,0%, in linea alle stime e al mese precedente (rivisto da +4,1%).
Se da un lato la solidità economica statunitense attenua le preoccupazioni per una recessione, dall’altro lato ciò potrebbe costringere la Fed a mantenere i tassi d’interesse più elevati e per un periodo più esteso.
Segnali che vanno quindi a smorzare le speranze di coloro che auspicano un’inversione di rotta, già a marzo, della politica monetaria dell’istituto americano. I mercati scontano al momento un tale scenario con una probabilità del 40% rispetto a un possibilità stimata di oltre il 50% registrata prima della diffusione del report Usa.
L’agenda macroeconomica odierna ha visto anche la pubblicazione del dato preliminare di dicembre dell’indice sulla fiducia dei consumatori, elaborato dall’Università del Michigan, attestatosi a 69,4 punti, superiore al consensus (62 punti) e al dato finale di novembre (61,3 punti).
In Europa, a novembre l’indice dei prezzi al consumo tedesco finale ha registrato un calo dello 0,4% su base mensile, in linea con la rilevazione preliminare e le attese. Su base annua, l’indice ha registrato un progresso del 3,2%, anche in questo caso al pari del preliminare e del consensus.
Sul forex, l’euro/dollaro scivola a 1,075 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 144,8. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+2,2%) a 75,7 dollari e il Wti (+2,4%) a 71 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 179 punti (+5bp), con il rendimento del decennale italiano al 4,06%.
Tornando a Piazza Affari, guida Prysmian (+3,1%) che ha siglato un contratto con Petrobras per oltre 100 milioni, seguita da Moncler (+2,4%) e Recordati (+2,3%). Arretrano invece MPS (-1%), Diasorin (-0,9%) e Bper (-0,1%).