Wall Street si galvanizza e mette a segno un nuovo deciso allungo grazie ai soliti titoli tecnologici a larga capitalizzazione, unici protagonisti del rialzo 2023 del mercato domestico.
Il Nasdaq avanza dell’1,4%, lo S&P500 dello 0,8%, il Russell 2000 dello 0,9% e il Dow Jones di 0,2%.
In evidenza AMD (+9%), Meta (+3%) e Google (+6%).
VIX in rialzo di mezzo punto percentuale a quota 13,05 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti mettono a segno un timido rimbalzo in attesa della riunione della Federal Reserve di settimana prossima. Il Tbond avanza di due punti base al 4,15%.
Giornata di stabilizzazione per la gran parte delle materie prime, dopo i corposi ribassi delle sedute precedenti. Il petrolio tenta inizialmente di tornare al di sopra dei 70 dollari al barile, ma dimezza il progresso chiudendo a $69,5 con un rialzo di mezzo punto percentuale. Il rame realizza invece un guadagno dell’uno e mezzo per cento.
Metalli preziosi ancora a velocità diverse con l’oro e l’argento che terminano poco mossi ed il metallo meno nobile che rintuzza nel finale un affondo al di sotto dei 24 dollari l’oncia.
Reazione più convinta, al contrario, sia del platino (+2%) che del palladio (+2,7%).
Sul mercato valutario, il dollaro arretra di mezza figura nei confronti della moneta unica fino a 1,081 mentre mette a segno una delle peggiori sedute recenti rispetto allo yen scivolando da 147,5 a 143,5.