La scorsa settimana il Ftse Italia Banche ha riportato un +0,7% rispetto al +2,0% del corrispondente europeo e al +1,6% del Ftse Mib.
Venerdì le borse europee hanno chiuso in rialzo mentre Wall Street viaggiava poco mossa nel giorno del report sul lavoro statunitense. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito a 179 punti (+5bp), con il rendimento del decennale italiano al 4,06%.
Tra le Large Cap, Banca Monte dei Paschi di Siena ha terminato le contrattazioni a +4,2%, Mediobanca a +3,0%, Intesa Sanpaolo a +1,3%, UniCredit a +0,5%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna a -3,3% e Banco Bpm a -3,5%.
Banca MPS ha ricevuto dalla BCE notifica dei requisiti patrimoniali da soddisfare su base consolidata dal 1° gennaio 2024, a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale condotto nel 2023 con riferimento alla data del 31 dicembre 2022 e ad ogni altra informazione pertinente ricevuta successivamente.
Nell’ambito del programma di acquisto di azioni ordinarie UniCredit comunicato e avviato il 30 ottobre 2023, in attuazione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli Azionisti della Società del 27 ottobre 2023 (la “Prima Tranche del Programma di Buy-Back 2023”), dal 27 novembre al 1° dicembre 2023 UniCredit ha acquistato un totale di 5.242.045 azioni ad un prezzo medio ponderato unitario di 24,9824 euro.
Tra le Mid Cap, Credito Emiliano ha chiuso a +1,0% e Banca Popolare di Sondrio a -2,7%.
Infine, tra le Small, Banca Profilo ha registrato una sostanziale stabilità e Banco di Desio e Brianza un -1,3%.