Mercati asiatici – Prevalgono i segni più

Seduta perlopiù in denaro per i principali listini asiatici dopo la chiusura positiva di venerdì a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen segnano rispettivamente +0,7 e +1%, male Hong Kong (-1,2%). Bene invece il Giappone con Nikkei e Topix entrambi a +1,5%.

Oltreoceano, S&P500 Nasdaq e Dow Jones hanno terminato tutti e tre la seduta in progresso dello 0,4%.

Il sentiment sull’equity cinese potrebbe essere stato rafforzato da indiscrezioni di media locali che hanno riferito che un macro hedge fund cinese ha affermato che il mercato azionario nazionale offre ora “un’opportunità che si presenta una volta ogni 20 anni”.

Intanto i trader guardano ad una settimana ricca di eventi che vedrà i dati sull’inflazione statunitense martedì, una decisione politica della Federal Reserve mercoledì e i dati sulle vendite al dettaglio giovedì.

Negli Stati Uniti, i solidi dati sui salari hanno sostenuto la speculazione che la più grande economia mondiale sarà in grado di evitare una recessione. Gli operatori stimano ora una probabilità del 40% che la Fed tagli i tassi a marzo, in calo rispetto a oltre il 50% prima dei dati economici. Inoltre, hanno ridimensionato tali scommesse a circa 110 punti base di allentamento nei prossimi 12 mesi (dalla precedente stima di 125 punti base) dopo i dati sui salari del settore non agricolo.

Occhi anche sulle decisioni politiche della Banca Centrale Europea e della Banca d’Inghilterra, mentre sono attesi anche i dati sull’occupazione in Australia e gli indicatori dell’attività economica in Europa.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,076 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 146,2. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,7%) a 76,4 dollari e il Wti (+0,7%) a 71,7 dollari.